La sede è stata quella di Coldiretti Lazio, la sede romana. E’ stato questo il teatro dove è avvenuto il processo di fusione tra le storiche cooperative “Colli Sabini” di Palombara Sabina e “Farfense” di Castelnuovo di Farfa, che sono state così incorporate all’interno di OP LATIUM, organizzazione di filiera dei produttori olivicoli del Lazio. Un progetto che poggia le sue radici già negli scorsi mesi, quando ha trovato unanime delibera di indirizzo dei rispettivi consigli di amministrazione: successivamente ha trovato condivisione e conferma anche nelle assemblee dei soci delle due cooperative. L’iniziativa va ad inserirsi nella strategia di crescita perseguita da OP LATIUM, intesa a rafforzare il ruolo e l’efficacia della sua missione cooperativa nel territorio regionale. L’accordo finale è stato siglato dal presidente dell’organizzazione di filiera David Granieri, da Torquato Bevilacqua – presidente della Cooperativa Colli Sabini – e da Enzo Burbuglini per la Cooperativa Farfense, alla presenza del direttore di Coldiretti Lazio Aldo Mattia: una firma che ha sancito formalmente una collaborazione già largamente consolidata, che ha come simbolo e concreta testimonianza la completa ristrutturazione dell’impianto produttivo di Palombara Sabina dove l’attività procede tutt’ora a pieno regime, grazie anche ad una campagna olivicola decisamente generosa. Ad oggi OP LATIUM rappresenta la più grande organizzazione di produttori olivicoli della Regione, sia per numero di soci rappresentati che per ettari di oliveto.
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