La Regione Lazio ‘prende atto’ del TMB

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

Condividi

Non un collaudo, ma una presa d’atto da parte della Regione che tutte le procedure per il TMB siano state messe in opera seguendo le prescrizioni dell’AIA, ossia che quanto è stato realizzato sia stato eseguito in maniera conforme. Ora si attende la messa in esercizio, sempre da parte della Regione, di fatto l’ultimo atto amministrativo prima dell’accensione dell’impianto, in attesa del prossimo collaudo, quello con i rifiuti. Sembra essere prossimo all’avvio il TMB all’Inviolata, una sorta di ‘base lunare’, enorme per estensione e dimensioni: 10.000 metri quadri la sola estensione dello stabilimento, 100 mila tonnellate di rifiuti all’anno per due linee principali, l’indifferenziato  – non necessariamente solo da comuni che fanno la raccolta differenziata – e l’organico.  “Il nostro è un impianto che può produrre sia CSS che CDR. Dove andrà? I cementifici  – ha spiegato Paolo Stella, amministratore unico di Ambiente Guidonia, gestore dell’impianto – non hanno intenzione di occuparsi di smaltimento dei rifiuti: l’Unicem non ha l’autorizzazione per il trattamento del combustibile da rifiuto, e poi non sarebbe neanche idoneo per noi: non risponde alle nostre esigenze, lo dovremmo inviare praticamente tutti i giorni”. Al 90% tutto quello che il TMB produrrà a livello di CDR e CSS sarà inviato fuori dal Lazio, e talvolta addirittura fuori dell’Italia. Alla fine del giro all’interno del TMB – presenti il sindaco facente funzione Andrea Di Palma, Rita Salomone e Patrizia Carusi del PD, Giuliano Santoboni del M5S, rappresentanti della ASL RMG – è avvenuta la compilazione del verbale, alla presenza dei vertici dell’azienda e della dottoressa Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio. Di Palma ha ribadito, ed è presente nel verbale, la necessità del rispetto della convenzione firmata da Regione, Comune di Guidonia e CoLaRi nel 2010. Tra i punti evidenziati e richiesti dal sindaco facente funzioni  figura anche proposta di tenere in maggiore considerazione per l’impianto i rifiuti di comuni al 50% di raccolta differenziata, e la necessità di identificare in maniera distinta il rifiuto indifferenziato derivante da raccolta differenziata. La ASL ha richiesto invece l’installazione di un parapetto ulteriore all’interno di un’ala dell’impianto, oltre all’implementazione della segnaletica di sicurezza, oltre alla verifica, a margine dell’avvio dell’impianto, della barriera arborea. Fuori dell’impianto circa 50 persone,  accorse per capire cosa succederà nell’immediato futuro, a livello di tempi e modi: le motivazioni del CRA contro il TMB sono note, e sono state anche oggetto di ricorso al TAR, per il quale è stata già presentata istanza di prelievo.

collaudo tmb 004 collaudo tmb 006 collaudo tmb 007 collaudo tmb 008

Condividi