Guidonia. Famiglia italiana sotto sfratto, l’intervento di CasaPound

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano, Spazio al Sociale da Yari Riccardi

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Una famiglia. Italiana. Lui pensionato con il 70% di invalidità. Lei disoccupata, così come il figlio, padre a sua volta di due bimbi. Vivono con una pensione di 1000 euro, con annessa cessione del quinto che la porta a 800 euro. Vivono a Collefiorito, in una casa in affitto a 600 euro al mese. Restano 200 euro per le bollette e per il mangiare. Mercoledì 16 dicembre questa famiglia doveva lasciare la sua casa. Ha avuto il sostegno di CasaPound Italia, presente fin dalla mattina sotto casa di questi signori. “Lo sfratto è stato evitato – spiegano i militanti – e la famiglia ha ottenuto una proroga di 35 giorni. Ora aspettiamo che il comune di Guidonia si prenda carico di cittadini italiani che pagano regolarmente le tasse”. L’obiettivo di CasaPound era fare in modo che la famiglia – della quale ci è stato chiesto di non rivelare il nome – non fosse sbattuta per strada. Battaglia più che dura, visto che, come noto, l’iter burocratico per l’assegnazione di una casa popolare è di almeno 2 anni. “Fatto inaccettabile visto che per gli immigrati si trova vitto e alloggio. Quindi pretendiamo – prosegue CasaPound – che a questa famiglia, che ha sempre pagato tutte le tasse, venga assegnata una casa del comune ad un prezzo che gli garantisca una vita dignitosa”. Nell’attesa di una risposta dai Servizi Sociali del Comune di Guidonia, i militanti hanno annunciato di stare già cercando loro stessi una sistemazione per la famiglia di Collefiorito.  “Il problema rimane comunque il disinteresse delle istituzioni che non di prendono cura dei propri cittadini. D’altronde – chiudono i militanti – oggi essere italiani è una discriminante. Ma noi saremo sempre dalla parte degli italiani, mentre i soliti politicanti latitano. Come sempre”. Tra 35 giorni se ne saprà di più.

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