“Non sono bastate proteste, rivolte e azioni dimostrative al limite di una guerriglia civile nelle periferie della Capitale, esasperate da illegalità, accampamenti abusivi, fiumi di denaro per le cooperative che gestiscono i campi nomadi autorizzati, montagne di rifiuti e fumi tossici provenienti dagli insediamenti, per far desistere il sindaco Marino dalla sua disastrosa linea politica. Mentre il primo cittadino si sollazza in cene natalizie con illusorie promesse di cambiamento senza retrocedere dalla proposta di dare case ai nomadi, dimenticando le migliaia di contribuenti in liste d’attesa da anni, Casilino 900 è rinato. Il più grande campo d’Europa, sgomberato dalla giunta Alemanno nella scorsa consiliatura, non cessa di essere un’emergenza e i nuovi accampamenti rischiano di acuire la rabbia e la disperazione dei residenti abbandonati dalle istituzioni da anni” così in un nota il consigliere regionale Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
“Le foto dei cittadini e dei volontari del comitato DifendiAMO ROMA parlano da sole. Nei pressi della struttura in muratura dell’ex stazione di servizio posta all’ingresso della baraccopoli e antistante la stazione di Centocelle sono presenti già più di trenta nomadi. Le nostre perplessità riguardano la ristrutturazione del complesso con porte e finestre nuove per la quale sembrerebbe che Roma Capitale stia provvedendo. Ci chiediamo dunque se sia uno scherzo di qualcuno o se davvero dobbiamo aspettarci l’invito da parte del Sindaco per l’inaugurazione di un nuovo campo”, conclude la nota di Santori.
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