Forze dell’Ordine, mezzi di soccorso e Vigili del Fuoco. Per venire a capo di una situazione esplosiva e che rappresenta perfettamente l’emergenza abitativa che da anni logora nervi e rovina vite di numerose famiglie di Guidonia. Parliamo di cittadini bisognosi, quelli che già da due anni hanno occupato gli appartamenti nella ormai famosa palazzina di Via Guerrazzi, e parliamo dello sgombero che è avvenuto questa mattina. 18 appartamenti e 48 persone: orario, di mattina, scelto appositamente per evitare a eventuali bambini uno spettacolo che nessuno dovrebbe mai vedere, figuriamoci vivere come parte coinvolta. Le operazioni sono tuttora in fase di conclusione: mentre scriviamo sono ancora tre i nuclei familiari che non hanno abbandonato i locali, che presto saranno nuovi alloggi per i presenti nelle ultime graduatorie riguardanti l’edilizia popolare. Non sono mancati i momenti di tensione: un uomo si è affacciato dal balcone, rivendicando, bombola del gas in mano, il diritto a una abitazione, e minacciando di far esplodere tutto. L’intervento della Polizia ha impedito danni per lui e per i presenti.
Fermo restando il concetto di legalità, resta sempre l’amaro in bocca nell’assistere a queste scene. Disperazione, rabbia e impotenza: sentimenti legittimi di chi da anni non riesce a trovare un tetto dove poter vivere. In un mondo ideale ogni famiglia avrebbe diritto a una casa, a maggior ragione se in condizioni di difficoltà. Ma di mondo ideale in questa storia non c’è nulla. Va bene la legalità, e il rispetto delle regole. Ma prima o poi qualcuno dovrà dare a queste persone un alloggio degno. O meglio, almeno, un pizzico di speranza.
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