Guidonia. “Il Poeta e Margherita”: la Forza dell’Amore in scena con i ragazzi del progetto Multimedia Lab dell’I.C. Leonardo da Vinci

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano, Spettacolo da Yari Riccardi Commenti

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“Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie a essa”. Così diceva John Ruskin. Frase che si adatta a meraviglia allo splendido spettacolo portato in scena il 7 dicembre dai ragazzi del progetto Multimedia Lab dell’I.C. Leonardo da Vinci di Guidonia. “Il Poeta e Margherita – ovvero La Forza dell’Amore”, commedia scritta dal professor Paolo Iorio, che ha curato la regia insieme alla docente Antonella Mazza, è stata davvero una luce, dolce, delicata e divertente, che ha oscurato le nubi di inizio dicembre. Uno spettacolo commovente e sentito, ben curato e dotato di quella brillantezza che solo i ragazzi sanno dare quando parlano dell’amore. Un amore limpido, forte, che riesce ad andare contro tutto e contro tutti se supportato dalla forza degli amici. Ambientazione che ricorda il Settecento, siamo all’interno di un albergo,  di proprietà di Mastro Cecco. Qui si intrecciano tante storie. La storia di Margherita, giovane dal fare sognante e dal carattere tutto pepe, che sogna l’amore vero e per la quale Donna Elvira, la mamma, sogna un matrimonio con un uomo ricco. La storia dello studente Leandro, follemente innamorato di Margherita e decisamente timido. Il personaggio di Artemio, poeta, vedovo – che parla ancora con Ofelia, la defunta moglie, che alla fine riesce a far sentire la sua presenza all’amato – e vero artefice dell’amore tra i due giovani. C’è il “terribile”, poeticamente parlando, Tonio, innamorato e ricambiato da Annina. Ci sono un frate, Rinaldo, decisamente sui generis, e c’è un contadino, Gaspare, tanto rozzo quanto di buon cuore. Alla fine, naturalmente, l’amore tra Leandro e Margherita trionfa. Ma il trionfo è soprattutto dei ragazzi che hanno portato sul palco questo spettacolo e di chi li ha messi in condizione di farlo. Musiche e canzoni originali, scritte da Iorio, cantate dal vivo dai ragazzi con risultati eccellenti. Da ricordare anche la partecipazione di alcuni bambini della ex classe VD della scuola primaria.

Non poteva non scapparci qualche lacrima, alla fine. E gli applausi dei presenti – il ricavato è andato in beneficenza alla Casetta Lauretana di Marcellina – sono stati davvero potenti, come la l’amore dipinto da Iorio e rappresentato sul palco dai ragazzi. Come dicevamo prima, il migliore riconoscimento per un lavoro fatto non sono certo gli applausi, ma quello che si diventa grazie a questa. I due insegnanti hanno confermato gli enormi cambiamenti dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato allo spettacolo. Un lavoro fatto con evidenti fini educativi per gli studenti, che “richiede grande impegno intellettuale – spiega Iorio – e fatica introspettiva, ma ricevo indietro grandi emozioni e soddisfazioni”. Soddisfazioni che arrivano anche al di fuori di Guidonia. Dopo i premi vinti nell’ultima edizione di GiroCorto – http://www.romaest.org/news/11/2012/festival-girocorto-2012-il-banco-delli-c-leonardo-da-vinci-riceve-il-secondo-premio-menzione-speciale-per-sorridi-rachid/ – un altro lavoro di Iorio si è classificato tra i finalisti del premio "Passione Drammaturgia", la cui premiazione si è svolta il 2 dicembre scorso a Pieve di Teco – Imperia. Tutto questo in una scuola pubblica, fatto da insegnanti della scuola pubblica. Lo sottolineiamo con forza, tanto per chiarire che la scuola pubblica funziona ancora, nonostante tutto, grazie alle persone che la vivono giornalmente. E ha storie da raccontare. Belle, bellissime. Come “Il Poeta e Margherita”.

Storia che merita i nomi dei protagonisti che hanno reso indimenticabile la nostra serata del 7 dicembre: (in ordine di apparizione) Leonardo Ticca, Alina Nicoleta Serbanica, Federico Fanella, Matilde Scoditti, Matteo Trivellone, Simone Morelli, Francesco Di Reda, Manuel Cinpoiasu, Elisa Viscusi, Francesca Badame, Maria Vittoria Danese, Massimiliano De Santis, Alexandra Murgeanu, Flaminia De Santis. A loro vanno, di nuovo, i nostri complimenti.

 

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