Nuova vita, nella Capitale, per il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme. E' stato presentato oggi, infatti, il nuovo allestimento che punta tutto su una combinazione tra illuminazione e uso del colore. Continua, cosi', il percorso di rinnovamento avviato negli ultimi anni con attivita' espositive a tema e i nuovi allestimenti delle collezioni permanenti. "Il progetto costato 300mila euro ha riguardato -racconta all'Adnkronos Rita Paris, direttore del Museo- l'introduzione del colore sulle pareti delle sale, con diverse sfumature di grigio, per dare risalto alle opere, per lo piu' sculture di marmo bianco. Abbiamo introdotto anche una nuova illuminazione di ultima generazione che diventa l'elemento principale di questo allestimento".
Ma non e' tutto. "Abbiamo introdotto alcune nuove opere- aggiunge- e cambiato in parte l'ordinamento scientifico, mantenendo comunque l'idea di base del museo che e' quella di proporre la cultura artistica a Roma". L'obiettivo di questa novita' scientifica e' stato quello di "mettere in evidenza tutti gli ambiti del museo che vogliamo presentare al visitatore. In primo luogo quello dello sviluppo della cultura greca".
Il secondo ambito della collezione del Museo Massimo, oggetto del nuovo allestimento, chiarisce Paris, "e' quello delle copie romane di grandi opere greche. Copie che venivano utilizzate all'interno di edifici pubblici e residenze private, come ad esempio villa Adriana. I committenti utilizzavano le copie e le rielaborazioni come arredi delle loro residenze". In questo senso, a contatto con l'arte greca, "tutto si modifica- sottolinea Paris. Da noi, ad esempio, conserviamo molti reperti di villa Adriana".
Quanto al terzo filone, dice Paris, "abbiamo dato importanza ai temi principali dell'arte romana cercando di capire da cosa i nostri predecessori amavano vedersi circondati e quali erano le statue i gruppi mitologici che preferivano. In questo senso, i romani si specchiavano nel mito e volevano di riconoscersi nel passato".
"Una delle divinita' piu' gradite -conclude Paris- era Dioniso, la divinita' della rinascita che assicurava una vita anche nell'aldila'. Di fatto, in questo filone esaminiamo il gusto dei romani e il loro modo di vivere alla greca". Da non dimenticare, infine, il riallestimento della sala che ospita gli arredi in bronzo di due navi fatte costruire a Nemi dall'imperatore Caligola che non hanno mai navigato".
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