Collefiorito. Un bilancio per i primi passi della raccolta differenziata

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Riccardo Sgroi Commenti

Condividi

Dopo la recente apertura del casello autostradale con l’inaugurazione ricchissima di partecipazioni illustri (dirimpettai gabbiani compresi) dello scorso 17 novembre sono finalmente arrivati a Collefiorito i nuovi contenitori per la raccolta differenziata. Per effettuare tutte le consegne a domicilio, tra villini e appartamenti c’è voluto più di qualche giorno e la collaborazione dei cittadini che spesso in mancanza del vicino si sono offerti di ritirare “il pacco” per consegnarlo in un secondo tempo, snellendo un po’ il lavoro della ditta di consegna. I nuovi raccoglitori sono tre: uno più piccolo per i materiali organici per lo più definito umido, altri due più grandi, perché dovrebbero essere svuotati una volta a settimana, per raccogliere carta e materiali non riciclabili. A onor del vero dispiace un po’ che una consolidata routine delle frazioni circostanti sia per Collefiorito una vera e propria notizia, ma accogliamo comunque di buon grado il primo passo di una cammino che comunque non inizierà prima del prossimo anno, almeno a detta di chi ha portato i cassonetti, proprio oggi invece i manifesti nella frazione danno il via alla differenziata: dove sta l'errore? È chiaro che trattandosi di una sperimentazione non si poteva pretendere di iniziare tutti insieme e dunque ben vengano quei tempi per analizzare i primi dati della raccolta differenziata  (disponibili per chiunque volesse recarsi  negli uffici dell’assessorato all’Ambiente in via Roma) e cercare di correggere quegli errori che hanno causato qualche disagio nella vicina Villalba (basti ricordare i toni incandescenti dell’incontro tra il sindaco Rubeis e gli abitanti della zona dello scorso  5 marzo e le continue richieste del comitato cittadino di ottenere un consiglio straordinario:http://www.romaest.org/news/03/2011/villalba-l%E2%80%99incontro-diventa-scontro-duro-faccia-a-faccia-tra-rubeis-e-i-cittadini/ ), ben vengano insomma quei tempi che servono a far maturare un progetto valido. Ma trattandosi di zone così limitrofe, seppur diverse tra loro, viene da chiedersi se fosse realmente necessario aspettare tutto questo tempo; anche perché in alcuni casi i cassonetti che rimanevano erano di difficile fruizione: possiamo definire una rarità quei cassonetti con il pedale per l’apertura funzionante e molto spesso mancano addirittura le maniglie superiori; pur immaginando che sia poco funzionale investire dei soldi per un cassonetto che forse non useremo più, rimane la perplessità per una mancata sostituzione con uno di quelli già rimossi dalle altre frazioni (possibilmente funzionante). E certamente bisogna tenere conto anche dei “famigerati” tempi burocratici, ai quali siamo tristemente abituati; ma considerando che la richiesta del materiale per la raccolta differenziata di Collefiorito sia stata inoltrata presso la ditta SCAU solo intorno al 9 di ottobre non c’è che da ritenersi fortunati. Una personalissima incomprensione va però riservata nei confronti di una comunicazione pubblica quanto meno latente: per quanto facile e intuitiva, per fare la raccolta differenziata c’è bisogno di qualche attenzione che non può essere semplicemente demandata alla scrupolosa curiosità dei cittadini e per quanto sia auspicabile che un buon cittadino partecipi attivamente anche informandosi,  possibile che comunicare adeguatamente ai cittadini (ovvero aldilà dello striminzito volantino in formato A5 consegnato con il kit per la raccolta) modalità e tempistiche con cui iniziare la raccolta differenziata comporti dei costi (e magari un impegno) così elevati? Forse si pensa che i cittadini debbano essere addestrati ad adeguarsi repentinamente a quei  cambiamenti,  sensi unici compresi, che arrivano dal cielo come pioggia. Seppure fosse così vale la pena ricordare che anche una cosa naturalissima come far passare “l’acqua sotto i ponti” necessiti di un’adeguata…preparazione.

 

Condividi