Tivoli, si decide il futuro delle aziende municipalizzate

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Yari Riccardi Commenti

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Per conoscere il futuro delle società municipalizzate di Tivoli si dovrà attendere il nuovo anno. Nel prossimo consiglio comunale si conoscerà infatti il futuro delle 4 aziende che orbitano nei pressi di palazzo San Bernardino: l’Asa spa, Tivoli Forma srl, il 60 per cento dell’Acque Albule spa, e lo 0.00005 % di Acea Ato 2. La legge impone al comune di vendere le azioni, resta da vedere la modalità. Il sindaco Gallotti fa sapere che, riguardo alle Acque Albule “era stata iniziata una privatizzazione ma il commissario prefettizio l’ha fermata. C’era un contratto con la Ernest & Young. Con loro ci incontreremo a breve per decidere il futuro. Dovremo far aggiornare la stima del tribunale che, ferma a qualche anno fa, quotava le terme a 30 milioni di euro”. L’intenzione resta quella di vendere, con l’eventualità di lasciare una piccola quota al comune delle Acque Albule, alle quali i cittadini risultano essere molto legati. La concessione delle acque resterà all’amministrazione tiburtina. Tempi duri invece per l’Asa, fortemente indebitata a causa del mancato pagamento della Tia. Per questa il comune pensa di ricorrere ad un mutuo decennale, che tolga i debiti e sistemi  la situazione. Il CdA che verrà dovrà affrontare le sfide della raccolta porta a porta, le isole ecologiche, la costruzione di un impianto di compostaggio.

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