Sono MariaChiara Benini, presidente dell'Associazione Alter_MusiCulture. Benchè ritenga che dare le proprie dimissioni tramite un giornale ,con una lettera colma di illazioni ,sia una mossa finalizzata a ben altro che al rispetto della verità, userò lo stesso mezzo per rispondere e prego perciò il giornale di pubblicare quanto segue.
Innanzi tutto è curioso il fatto che a mettersi in cattedra sia una persona che non ha avuto la correttezza di presentarsi a una riunione nell'ultimo anno e mezzo e che rassegna le sue dimissioni con grande clamore tramite mezzi impersonali,preferendo questi a un confronto diretto.
Altro fatto alquanto singolare è il ritardo di un anno e mezzo rispetto ai fatti a cui si allude,periodo durante il quale il Sig.Petrella ha ricoperto un ruolo di responsabilità come Operatore locale di progetto per l'Associazione :ora che questa ha rinunciato ad impiegare nuovi volontari del Servizio Civile Nazionale ,il suo interesse volge altrove e mi arrivano le sue dimissioni.
Trovo riprorevole buttar fango sull'operato di chi ha agito nel pieno rispetto dello Statuto Associativoe negli interessi dell'Associazione con affermazioni vergognose ed in mala fede.
E mentre il signor Petrella parla di ingiuste epurazioni di poveri soci ,i verbali e i documenti dell'Associazione dimostrano la necessità e la legalità di quelle espulsioni ;inoltre sia al suddetto socio,sia agli espulsi,è stata data la possibilità di dibatterne .
Tutte le decisioni del Consiglio Direttivo,nonchè i fatti che hanno causato le espulsioni,sono infatti stati resi noti in assemlea .
Se poi si vuole negare che:
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il boicottaggio di decisioni assembleari o del Consiglio,
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il boicottaggio di un evento in fase di realizzazione per interessi personali,
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l'allontanamento dall'assemblea di soci aventi pari diritto di partecipazione e voto,
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l'aver presentato una mozione illecita , prevalicando le modalità previste dallo Statuto e dal Codice Civile,
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l'aver trattenuto indebitamente il libretto degli assegni dell'Associazione
siano motivi sufficienti per l'espulsione di un socio, forse è il caso di cominciare a studiare.
Ciò che invece il Consiglio Direttivo ha fatto è stato seguire lo Statuto Associativo e quanto previsto dal Codice Civile.
Mi spiace se un'assemblea plenaria (a cui erano presenti soci fondatori,soci storici,ma anche entrati nell'Associazione recentemente),l'assemblea con la maggior affluenza degli ultimi anni,sia potuta sembrare noiosa o troppo “burocratica” al signor Petrella;se mettere TUTTI i soci a conoscenza di TUTTO gli risulti una pratica insolita (e si evince da come per anni egli abbia gestito i propri incarichi associativi comunicando le proprie decisioni a cose fatte,non mettendosi in discussione)…
E mi stupisce con quanti dettagli egli parli di un'assemblea alla quale non ha presenziato!
Si dà il caso comunque che in seguito a una mozione illegittima ,presentata senza il numero legale e senza rispettare le procedute previste dallo Statuto Associativo,sia stato necessario convocare una nuova assemblea ,del cui ordine del giorno tutti i soci erano per tempo stati messi a conoscenza, e proporre una nuova votazione.
Il signor Petrella dovrebbe quanto meno comprenderlo,dato che egli stesso si era astenuto dal votare la suddetta mozione di sfiducia,sapendola non valida.
Penso che si dovrebbe bene riflettere sul proprio comportamento prima di lanciare accuse infondate .
Invito,assieme al resto del Consiglio Direttivo ,il sig. Petrella a venire a discutere le sue dimissioni personalmente e lo informo del fatto che non avrà in questa sede alcuna risposta riguardo le suddette dimissioni.
In fede.
MariaChiara Benini
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