Gli investigatori del Commissariato di Ostia hanno incastrato un altro tassello nel mosaico investigativo legato alla rissa con sparatoria avvenuta sul litorale lidense alla fine di ottobre, durante la quale venne lanciata anche una granata. Gli uomini diretti dal Dirigente Antonio Franco hanno infatti tratto in arresto C.I. cittadino moldavo di anni 28 con diversi precedenti penali. L’arresto è avvenuto nelle in un albergo della capitale dove l’uomo, oramai braccato dagli Agenti di polizia, aveva trovato rifugio. Le ricerche, iniziate già nel corso della notte stessa della sparatoria, hanno portato gli inquirenti alla ricerca del soggetto in diversi comuni delle Provincie di Roma, Rieti e Viterbo in quanto lo stesso era solito spostarsi cercando di far perdere le proprie tracce utilizzando anche generalità false.
La vicenda sulle cui cause sono in corso mirate attività, trae origine da un litigio avvenuto, apparentemente per futili motivi, tra alcuni giovani moldavi in località Vitinia, litigio avvenuto verso la metà del mese di ottobre.
Successivamente le due compagini rivali, entrambe spalleggiate da altri connazionali, si erano dati appuntamento per un incontro chiarificatore nei pressi del Lungo Mare Paolo Toscanelli. Dall’incontro, però, ne è scaturita una violenta rissa nella corso della quale C.I. estraeva una pistola sparando all’indirizzo dei rivali numerosi colpi d’arma da fuoco che attingevano due cittadini moldavi J. G. di anni 33 e U. J. di anni 31. Uno dei soggetti coinvolti lanciava una granata all’indirizzo del gruppo rivale, senza tuttavia esplodere.
Nell’immediatezza dei fatti gli uomini diretti dal Dirigente Dr. Antonio FRANCO si recavano presso l’Ospedale G.B. Grassi.
Nella circostanza gli agenti hanno individuavato tre uomini di origine moldava, U.P. di anni 36, U.T. di 26 anni e J.G. colpito da tre colpi di arma da fuoco (di cui 2 alla gamba ed uno all’addome), poi finiti in manette con l’accusa di rissa aggravata, favoreggiamento personale e porto abusivo di arma da guerra.
Successivamente venivano individuati anche due connazionali che avevano partecipato alla resa dei conti, I. D. di anni 23 e U. J., costui ferito al gluteo destro.
La granata veniva resa inerte dagli artificieri della Questura di Roma e fatta brillare nella spiaggia antistante il ritrovamento.
L’unico mancante all’appello di quelli identificati e partecipanti alla rissa risultava essere proprio l’ arrestato di stamattina.
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