Nelle belle giornate di inverno, è piacevole camminare in città. Il poco traffico, la temperatura fredda, i negozi illuminati rendono tutto molto più bello. E tutto molto più chiaro. Nel percorso che abbiamo fatto ieri pomeriggio, attraversando tutta Guidonia, abbiamo visto davvero di tutto. Le foto parlano da sole: pezzi di carne cruda al di fuori dei secchioni, preda dei gatti, topi morti, televisori poggiati tranquillamente come se il marciapiede fosse il loro posto, avanzi di pasti consumati in fretta e furia. E non parliamo di zone periferiche, ma di pieno centro urbano. Ci risulta anche difficile assegnare responsabilità, che preferiamo dividere in parti uguali tra l’inciviltà di alcune persone, i pochi controlli di chi dovrebbe, e i problemi della ditta che si occupa del servizio di pulizia e spazzamento. Certo è che i secchioni spesso sono vuoti: i rifiuti sono sempre più spesso fuori.
Piazza del Mercato. Il vero regno dello scarico abusivo di immondizia. Ora sembra essere più controllato – sempre materiali ingombranti abbiamo visto – e lo schifo, seppur in misura minore, ma sempre di schifo si tratta, si è spostato davanti lo stadio comunale. Qui buste e rifiuti di vario genere sono in pratica per strada, e il povero cesto per la raccolta differenziata, eroico nel suo resistere, è pieno di tutto il materiale immaginabile tranne quello previsto dalla chiara dicitura presente sulla facciata del secchione in questione. Si sa, col freddo la mondezza si getta di fretta: mica si può perdere tempo a vedere dove e come gettarla. Annotazione a margine: molti bambini e ragazzi passavano per gli allenamenti.
Scuola Leonardo da Vinci. La situazione, almeno a vista, sembra abbastanza tranquilla. L’unica cosa che ha pensare è la mancanza di cassonetti all’esterno della scuola, e la ormai cronica presenza di materassi nei tre secchioni nei pressi dell’asilo. Una cattiva abitudine che sembra non conoscere fine. Eppure lì i vigili urbani ci passano molto spesso. Ovvio che chi si porta un materasso dietro ama agire nell’ombra, facendo beffe delle forze dell’ordine.
Via Marconi- Via Enea Rossi. In questa zona, carne abbandonata – che festa per i gatti – e secchi di vernice dietro i cassonetti – dentro no, non sia mai – oltre a bottiglie di vetro e scatoloni. Una volta sempre in questa zona abbiamo visto un passeggino. Queste due strade sono ben poco controllate: soprattutto di notte, per chi deve girare da via Roma su via Marconi – a causa del parcheggio selvaggio,spesso in mezzo alla strada – tornare a casa è una vera impresa. Annotazione a margine: le uniche contravvenzioni di cui abbiamo notizia sono a persone che abitano lì, e che evidentemente non sono libere nemmeno di parcheggiare sotto casa. Però chi getta carne al di fuori dei cassonetti o chi parcheggia in mezzo alla carreggiata è libero di farlo. Viva l’Italia.
Via Roma. Poco da segnalare, se non la sporcizia poco prima di via Locatelli, dove, a causa della mondezza, è difficile addirittura camminare sul marciapiede, dove negli scorsi giorni regnava il cadavere di un ratto di notevoli dimensioni, come quelli che ogni sera, specie dopo la pioggia, passeggiano beatamente in pineta.
Via Pantano. Anche qui, immondizia praticamente per strada: innumerevoli buste ad occupare un posto per il parcheggio e a intralciare il passo in una zona con un ridottissimo marciapiede e con la carreggiata stretta. Siamo stati costretti a passare nella mondezza per proseguire: non proprio da consigliare. A parte questa zona, la parte seguente, nei pressi dell’incrocio con via Bordin e al nuovo centro commerciale Maury’s, ad una prima occhiata, sembra essere decente. Che è diverso dall’essere buona.
Ufficio Postale-Piramide. Qui abbiamo trovato la cosa peggiore forse no, ma certamente emblematica. Un televisore, appoggiato ai secchioni sotto il condominio all’incrocio con via Bordin. Al buio – come mezza città in questo periodo – spiccava questo enorme apparecchio, di quelli vecchi o stile, che aspettava qualcuno che lo togliesse. Evidentemente a qualcuno Babbo Natale ha portato la tv nuova. Ma per gettare le cose dalla finestra non si aspettava Capodanno?
Via Bordin/parcheggio della Stazione. “Siete degli incivili”. Questa è la scritta che spicca nei pressi della zona parallela alla ferrovia. Chi l’ha scritto – una mosca bianca, un puro di cuore, una anima pia – ha senz’altro ragione. Ci chiediamo infatti come si può, in pieno centro, gettare avanzi di pranzi, buste aperte, pali di metallo. Una cosa troppo grossa per non essere notata, che è così da anni e resta sempre uguale. La zona tra l’altro è quella dove passa la gente. Potranno anche capitare turisti prima o poi. Che gran bel biglietto da visita.
Che dire ancora, se non che le foto parlano da sole, e stanno ad evidenziare una situazione ai limiti. A questo porta la mancanza di controlli – che vanno sempre a discapito di chi le regole le rispetta – la mancanza di coscienza civica di altri. Di molti altri. Guidonia sembra non essere la città di nessuno, a nessuno frega di Guidonia, né a certi cittadini, né a chi dovrebbe gestire e controllare. Il dato che emerge è questo. Piaccia o no, ma in un posto dove si trovano per strada topi morti, pezzi di carne e televisori, futuro non ce ne potrà essere, per nessuno. Anzi, per qualcuno sì, per chi con i rifiuti ci fa affari d’oro. E non serve andare ai Soliti Ignoti di Frizzi per capire a chi ci riferiamo.
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