"Come noto, il 28 ottobre scorso la Commissione Europea ha bocciato la richiesta di deroga ai limiti di legge inoltrata dall’Italia per la concentrazione di arsenico presente nell’acqua destinata ad uso potabile. Oltre 128 i Comuni italiani coinvolti: in testa c’è il Lazio, con 91 città e borghi (sparsi tra le provincie di Roma, Latina e Viterbo), per un totale di circa 750mila cittadini. L’acqua che esce dai rubinetti di questi comuni contiene, infatti, arsenico oltre la soglia di 10 microgrammi per litro, nonostante la legge preveda limiti di 5/6 volte inferiori. Il rischio per i cittadini di gravi danni alla salute è altissimo: l’Organizzazione mondiale della sanità e il Comitato scientifico europeo, parlano addirittura di «alcune forme di cancro». E' quanto si legge in una nota del Codacons. "In questi anni numerosi sono stati i decreti con i quali, anziché risolvere il problema, il Governo ne ha rimandato inutilmente la soluzione, senza accertare se fossero in corso effettive opere di bonifica delle falde acquifere nella Regione, in conformità con quanto la legge e la stessa UE impongono. Nel 2004 i Ministeri della Salute e dell’Ambiente hanno emesso un decreto con il quale obbligavano le Regioni a presentare i documenti relativi “allo stato di avanzamento degli interventi posti in atto per rientrare nei limiti richiesti dalla normativa vigente” e “ai provvedimenti di risanamento ambientale già realizzati e quelli in programmazione”. Decreto rimasto lettera morta", prosegue. "Il Codacons ha deciso quindi di lanciare una azione collettiva gratuita per gli iscritti all’associazione – alla quale possono partecipare anche le amministrazioni comunali interessate – contro lo Stato e la Regione Lazio, attraverso cui tutti gli abitanti dei 91 comuni del Lazio coinvolti, che siano intestatari di una bolletta dell’acqua per un contratto di utenza in corso, possono chiedere il risarcimento dei danni subiti per effetto dell’inadempimento, protrattosi nel tempo, da parte dello Stato e della Regione, degli obblighi assunti per legge e imposti dall’U.E. per poter ottenere le deroghe e proroghe richieste. Il risarcimento spettante a ciascuna famiglia – calcola il Codacons – ammonta a 600 euro. Per aderire all’azione basta collegarsi al sito www.codacons.it e seguire le istruzioni riportate. E’ possibile ottenere informazioni sull’iniziativa al numero verde gratuito 800.120.444 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 17".
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