E’ stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci la serie di modifiche relative all’atto aziendale della Asl Roma 5.
L’illustrazione del documento è stata trattata dalla Direzione Strategica della ASL, presenti quindi il Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Quintavalle, il Direttore Amministrativo f.f. Dott. ssa Marilù Saletta e il Direttore Sanitario Dott. Luciano Cifaldi. Ampia la discussione in una riunione terminata dopo più di 4 ore di confronto costruttivo da parte dei rappresentanti degli Enti Locali circa i bisogni dei territori in una ottica fattiva di collaborazione.
Per il comune di Tivoli c’era il consigliere comunale Fabio Attilia.
“Ringrazio la Direzione Strategica per come questo atto dovuto si sia tramutato in un confronto sereno e propositivo e come il Dott. Quintavalle sia stato attento nel recepire le istanze provenienti dai territori che per conformazione e per necessità risultano altamente eterogenei. Molte le novità presenti, la più sostanziale – ha commentato Attilia – delle quali risulta l’individuazione di due Poli Ospedalieri distinti, Tivoli-Subiaco-Monterotondo e Colleferro-Palestrina, ai quali verrà affidata una direzione sanitaria autonoma ma in grado di poter dialogare con gli altri presidi, al fine di creare una reale rete socio-sanitaria che ponga una maggiore attenzione alle esigenze dei singoli territori mantenendo una visone di insieme sulla intera ASL al fine di corrispondere alle esigenze della popolazione. Fondamentale sarà inoltre il ruolo dei Distretti e la rete territoriale, nonché le preannunciate implementazioni dal punto di vista delle strutture e della tecnologia a disposizione degli operatori. Atavica la carenza di personale (medico, infermieristico e figure tecniche) che si sta cercando di ovviare attraverso lo sblocco delle assunzioni precedentemente imposto dal piano di rientro regionale. Sanità attualmente fuori dal commissariamento ed in capo ad un Assessorato che deve essere in grado di recepire attraverso una attenta analisi dei bisogni, quelle che sono le esigenze della “provincia” troppe volte relegata al ruolo di comprimaria. Sarà compito dei Sindaci e dei rappresentanti locali unire le proprie forze per chiedere con sempre più efficacia interventi mirati sul territorio, calati sulla realtà e senza tagli orizzontali di natura manageriale che spesso non tengono conto degli individui ma assecondano il concetto poco umano di “azienda”. Lo spirito di collaborazione ed il superamento dei campanilismi ha condotto ad un vero confronto produttivo. Se le altre realtà contermini a Tivoli saranno potenziate questo porterà ad un miglioramento della realtà tiburtina ed una ridistribuzione sensata dei carichi di lavoro”.
Ora sarà la Regione Lazio a doversi far carico della definitiva approvazione e dare seguito agli intendimenti di ristrutturazione organizzativa sul nostro territorio, cominciando dall’implementazione dei posti letto, ben al di sotto dei parametri indicati dalla Regione stessa.
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