Frugavano. Uno “di guardia”, l’altra, nascosta dai cespugli, alla ricerca di qualcosa di prezioso dentro il cesto dei computer. Tutto di pomeriggio, tutto come se nulla fosse. Isola ecologica utilizzata come un parco pubblico, eppure preda di questi e ben più gravi atti ormai da mesi, senza che nessuno riesca a metterci un freno. Inutili i solleciti della Tekneko sulla mancanza di sicurezza della struttura rivolti al Comune di Guidonia. Di telecamere nemmeno l’ombra, di mettere in sicurezza la recinzione nemmeno.
“Nel primo pomeriggio di ieri (martedì 6 novembre, ndr) due nomadi facevano razzia all’interno dell’isola ecologica”: lo racconta uno dei tanti frequentatori della zona, con la struttura che si affaccia da un lato sul multisala, sulla zona commerciale del Planet, su due istituti superiori. Dall’altro su Via Lago dei Tartari dove numerosi utenti hanno segnalato la presenza di due nomadi – e di alcuni bambini – proprio all’inizio del viale che conduce ai cancelli della struttura. Un furgone a poca distanza. Fermano le macchine che entrano. “Avete metalli? Se dovete gettare qualcosa datelo a noi”, e altro sulla stessa linea. L’isola ecologica è dunque assediata, e non da adesso: e c’è chi ancora si stupisce della frequenza delle irruzioni notturne, che portano disagi ai cittadini, alla ditta e danni economici anche per il Comune. Una sorta di maledizione. Non sarà il caso di iniziare a provvedere?
Condividi