Un’azione incessante quella portata avanti dalla onlus Cittadinanzattiva Lazio. Una nuova lettera è stata inviata al presidente della Regione Lazio – e commissario ad acta della Sanità – Nicola Zingaretti, alla direzione generale della Asl Roma 5 e alla Cabina di Regia.
L’oggetto della comunicazione firmata dal segretario regionale Elio Rosati è la situazione dei lavoratori della Asl Roma 5.
“Sembrerebbe che, essendo terminato il fondo apposito, sono stati bloccati gli straordinari e le ferie al personale medico dell’Asl Rm5. Ciò, come è presumibile, provocherà un’ulteriore diminuzione delle sedute operatorie in tutti i presidi ospedalieri territoriali”.
Una eventualità che va ad aggiungersi a un quadro più che complesso, composto dalla mancata sostituzione del personale andato in pensione, dagli organici sanitari non sufficienti e da altre situazioni simili, che potrebbero provocare “l’aumento dei carichi di lavoro per gli operatori in servizio, con relativi problemi che potrebbero mettere a rischio gli operatori stessi e i cittadini da un lato e, dall’altro, con il blocco delle ferie ulteriori situazioni di disagio: appare evidente il rischio di operare con il cronometro per effettuare atti medici con la ipotesi di interruzione del servizio pubblico sanitario nella Asl Roma 5”.
La lettera di Cittadinanzattiva pone ai destinatari poche ma importanti domandi. “Siete a conoscenza di questi fatti? Se si, quali sono gli interventi che intende mettere in atto per porre soluzione immediata a quanto segnalato? Con che tempi? E con quali fondi?”.
La lettera di Rosati pone questioni in maniera diretta. E attende soprattutto riscontri. “In caso di mancata risposta o di risposte non soddisfacenti per i cittadini e gli operatori sanitari, sarà mia cura provvedere a che le situazioni sopra descritte siano vagliate dalle autorità preposte ai fini della tutela complessiva del diritto alla salute”.
Le domande sono state fatte, le questioni segnalate. Ora si attendono le risposte, che riguardano una larga parte della cittadinanza, troppo spesso dimenticata e abituata a convivere con le tante difficoltà della sanità regionale e locale.
Condividi