La firma è quella del Coordinamento d’Azione IV Municipio. E’ apparso nella notte tra il 6 e il 7 novembre nei pressi del campo nomadi di Via di Salone uno striscione che certifica – qualora ce ne fosse ancora il bisogno – l’esasperazione dei cittadini della zona, arrivata ai massimi livelli.
“Basta roghi! Volete la guerra? Noi siamo pronti!”, queste le parole scritte sullo striscione, testimonianza di un malessere che cresce e che continua a farlo dopo le rilevazioni “dell’Arpa – scrive il Coordinamento – in cui si dichiara che l’aria è piena di diossina per i continui roghi sprigionati dal campo”.
Una situazione ad alta tensione, alla quale ha ovviamente contribuito lo stupro delle due ragazze di 14 anni ad opera di due residenti dello stesso campo.
“Le istituzioni chiamate in causa non danno risposte e quando le danno sono poco credibili. È stato chiesto al Ministro Minniti- dichiarano i portavoce del Coordinamento – la chiusura immediata dei campi che non sono altro ormai, cosa certa, che luoghi di malaffare dove non c’è controllo ne rispetto delle regole che sono alla base della convivenza”.
Il Coordinamento annuncia le prossime azioni. “Noi siamo le vittime di roghi, di violenze, di furti e ora anche di stupri. Siamo pronti a scendere per strada per riprenderci la libertà di respirare aria pulita e quella di camminare sereni in sicurezza, noi e i nostri figli”.
Non vengono previsti passi indietro. “Non daremo tregua all’illegalità e ai delinquenti. Da adesso in poi, non occupandosene le Istituzioni e non essendo dichiarato lo stato di emergenza, ce ne occuperemo noi”.
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