“Diverse anomalie”. Così il consigliere del Pd Emanuele di Silvio introduce il tema del bando per la riscossione dei tributi del Comune di Guidonia, esposto secondo l’ex candidato sindaco “a vizi di legittimità e conseguenti impugnazioni”.
Di Silvio parla in primis di “evidenti lacune di trasparenza vista la mancata pubblicazione sul sito istituzionale del comune nella apposita sezione gare” e soprattutto di diverse anomalie invalidanti.
“Il bando risulterebbe viziato in quanto approvato in un modo e pubblicato difformemente dalla Stazione unica appaltante. In pratica due bandi differenti, uno con la clausola sociale approvato dal Comune di Guidonia, un altro senza vincoli di tutela dei lavoratori, ormai presenti in tutti gli appalti pubblici”.
Il capitolato è al centro della seconda questione. “All’interno sono previste clausole che vanno in netto contrasto con il vecchio capitolato e contratto per i ruoli già iscritti all’attuale gestore e che porterebbe l’Ente ad un pericoloso contenzioso tra il vecchio e nuovo gestore nei confronti del comune di Guidonia Montecelio”.
L’occasione è quella per un nuovo attacco politico. “Un vero pastrocchio amministrativo insomma, l’ennesimo purtroppo di questa amministrazione targata Movimento 5 stelle. Questa volta molto pericoloso in quanto mette a rischio la legittimità di un servizio molto delicato ed oneroso per il Comune di Guidonia Montecelio. È dunque necessaria una verifica di legittimità al fine di tutelare l’Ente da salati ricorsi che darebbero il colpo di grazia alle già fragili casse comunali. Presenterò immediatamente in merito un’istanza alle sedi comunali deputate”.
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