Non solo il ricorso al Tar. Continua la forte mobilitazione delle associazioni ambientaliste del CRA contro l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti sorto all’Inviolata e in attesa di essere messo in funzione: dopo l’annuncio del deposito del ricorso al tribunale amministrativo, ecco un nuovo annuncio, quello di una marcia sull’impianto all’Inviolata. L’appuntamento è per il 14 novembre. “Due cortei partiranno contemporaneamente alle ore 10: uno – spiegano gli ambientalisti del CRA – da Santa Lucia di Fonte Nuova, in via Toscana, l’altro da Guidonia, con il punto di ritrovo alla rotonda su via Casal Bianco, all’altezza dello svincolo autostradale”. La marcia ha un solo obiettivo, quello di ribadire la contrarietà dei cittadini del territorio ai programmi della Regione Lazio, quelli che prevedono la messa in funzione dell’impianto TMB, definito dal Comitato “illegittimo nocivo e inutile, costruito su un’area inquinata e pronto a produrre eco balle. Diciamo no a questo impianto, lottiamo uniti per preservare l’area dell’Inviolata e dei casali storici dall’assalto di imprenditori senza scrupoli e amministratori collusi”. Solo una settimana fa l’annuncio del deposito del ricorso al TAR, un atto che fa leva “sulla carenza dell’atto presupposto nell’AIA regionale del 2010 che vanifica ogni altro atto, come quello del luglio 2015, della Regione Lazio riguardante la variante “non sostanziale” dell’impianto TMB all’Inviolata”. Un impianto costruito nonostante la mancanza del parere paesaggistico, e nonostante le numerose lettere contrarie da parte del MIBAC e la forte opposizione di cittadini ed associazioni. Non solo motivi legislativi alla base del ricorso, visto la forte contaminazione della falda sottostante la discarica – tuttora in attesa di bonifica – ed anche dell’area sulla quale insiste l’impianto TMB.
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