Hanno avuto l’impressione di trovarsi nel mezzo di un set cinematografico, alcuni clienti del Centro Commerciale Porta di Roma, ubicato alla Bufalotta. Sono le 17 di un normale pomeriggio di shopping quando, increduli, alcuni cittadini intenti a posteggiare le loro auto nel parcheggio sotterraneo, assistono a una scena da film. Un mezzo furgonato, in velocità e facendo stridere le gomme, si ferma improvvisamente vicino ad un giovane che stava scendendo dal motorino. Dal furgone scendono in tre, in un attimo il giovane viene sollevato di peso e trascinato sul mezzo. L’uomo urla, scalcia e tenta di ribellarsi, ma invano. Le porte del furgone si richiudono e il mezzo si allontana rapidamente. Dopo un comprensibile attimo di sbigottimento, i testimoni chiamano il 112 dei carabinieri che, giornalmente, controllano l’interno del Centro Commerciale. I militari raccolgono le prime testimonianze, visionano le telecamere del sistema di sorveglianza, identificano la vittima e, immediatamente, attivano la caccia al furgone, le cui caratteristiche vengono diramate a tutte le pattuglie della Capitale.
Poco dopo, una pattuglia “civetta” del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro intercetta il mezzo in fuga. Si opta per un pedinamento a distanza del mezzo, poiché un eventuale intervento nel traffico potrebbe essere pericoloso. Il mezzo viene seguito in tutto il suo tragitto: da Roma verso la zona di Grottaferrata. Vengono allertati anche i carabinieri della Compagnia di Frascati, competenti per territorio, e tutta l’area viene cinturata. Sembra che il mezzo si stia dirigendo verso l’abitazione della vittima. Quando i tre sequestratori scendono dal mezzo, scatta l’intervento dei carabinieri di Monte Sacro e di Frascati. La vittima presenta una vistosa ecchimosi allo zigomo destro, segno evidente delle percosse subite. I malviventi, tutti romani, già noti alle forse dell’ordine, sottoposti alla perquisizione, vengono trovati in possesso di una pistola scacciacani modificata, perfettamente funzionante, con caricatore e 4 proiettili cal. 7,65. In caserma, i Carabinieri eseguono una serie di controlli incrociati grazie ai quali riescono a dimostrare come l’aggressione sia stata il prezzo fatto pagare alla vittima, un commerciante romano, per non aver voluto corrispondere ai 3 pregiudicati la somma di 10.000 euro; la motivazione della richiesta di denaro è tuttora al vaglio degli inquirenti. Le perquisizioni scattate nelle abitazioni degli arrestati hanno permesso di sequestrare un’altra pistola semiautomatica senza matricola, completa di serbatoio e 6 proiettili cal. 7,65, la somma di 20.000 euro ritenuta di provenienza illecita, circa 110 gr. tra hashish e marijuana, nonché documenti falsi. Gli aguzzini sono stati arrestati con le accuse di sequestro di persona, detenzione illegale di armi da fuoco, alterazione di armi, lesioni personali dolose, detenzione di stupefacenti, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
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