Terzo Polo, Ciocchetti apre le convention all’Eur: “Bisogna rifare l’Italia”

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"Bisogna rifare l'Italia. C'e' bisogno di un cambiamento per ridare credibilita' al nostro Paese, bisogna mettere insieme tutte le persone migliori di questo Paese per far uscire l'Italia dalla grave crisi economica e sociale e ridare speranza ai giovani, alle famiglie e alle imprese. Questo e' il messaggio del Terzo Polo, un messaggio costruttivo e che sia in grado di poter dare un futuro vero alle generazioni di questo Paese". Cosi' il vicepresidente della Regione Lazio ed esponente dell'Udc, Luciano Ciocchetti, ha aperto la convention Udc 'Il Terzo Polo per rifare l'Italia', svoltasi al Salone delle Tre Fontane all'Eur, dopo un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione a Genova.
"Bisogna trovare le risorse per lo sviluppo – ha continuato Ciocchetti – e la riforma del mercato del lavoro. Diamo futuro e certezze ai milioni di precari pubblici che possono essere stabilizzati". "Serve inoltre una riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. I tagli hanno colpito i servizi essenziali come Tpl, i servizi sociali e la sanita'. Faccio politica da 30 anni – ha concluso Ciocchetti – ma un momento cosi' non l'ho mai visto".
Ciocchetti, rispondendo ad una domanda sulla possibilita' di un candidato del Terzo Polo alle prossime elezioni comunali, ha inoltre specificato che "oggi si parla di Italia, non di Roma, anche perche' non ci sono elezioni domani mattina. Oggi non parleremo ne' di Comune, ne' di Regione, ci saranno altre occasioni per farlo. Abbiamo la fortuna di avere qui il leader del partito, e altri esponenti nazionali, quindi parleremo di Italia e di rifare questo Paese".
Al Salone erano presenti anche il senatore Beppe Pisanu, il leader di Fli, Gianfranco Fini, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, e il leader di Api, Francesco Rutelli.
Il vicepresidente della Regione Lazio, riguardo il superamento del governo sul patto di stabilita', ha infine sottolineato che "le condizioni sono evidentemente difficili per poter andare avanti in Parlamento con una maggioranza che, se ancora esiste, e' risicata. Serve una maggioranza ampia che sia in grado di poter fare le riforme che servono a questo Paese. Chi vuole continuare con la maggioranza di uno o due voti, essendo ricattati da ogni singolo parlamentare, credo che dimostri un senso di profonda irresponsabilita'".

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