Sparatoria a Tor Bella Monaca: grave un 31enne

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Roma è sempre più criminale. E non è il titolo di qualche film in uscita, ma un dato di fatto sempre più confermato dai fatti di cronaca. L’ultimo in ordine di tempo accade a Tor Bella Monaca, dove una raffica di proiettili ha colpito Massimo Cogliano, detto “SuperMassimo”, boxeur romano di 31 anni, rimasto gravemente ferito durante una sparatoria in strada. Nove colpi. Già un anno fa un giovane aveva tentato di ucciderlo. L'episodio è avvenuto in via Amico Aspertini, intorno alle 6,30 del 1 novembre. Cogliano, che ha alcuni precedenti anche per droga, stava tornando da una discoteca del centro, doveva lavora come addetto alla sicurezza. Era nel suo Suv assieme alla fidanzata che stava dormendo, quando gli aggressori si sono affiancatti alla sua sinistra, probabilmente a bordo di una macchina scura. Hanno prima sparato contro di lui ferendolo al collo. Poi il Suv ha inchiodato e il pugile è sceso dall'auto tentando di scappare. Ma la scarica di colpi è continuata anche all'esterno dell'auto e il 31enne è stato ferito anche all'addome. Trasportato a Tor Vergata, dove si trova in condizioni gravi ma stabili. Cogliano era già stato vittima di un tentativo di omicidio, esattamente un anno fa e quasi alla stessa ora. Il primo novembre del 2010, davanti a una discoteca del quartiere Eur dove lavorava come buttafuori, un giovane di 27 anni aveva tentato di ucciderlo puntandogli un pistola al petto e premendo il grilletto. L'arma però si era inceppata. A quel punto Cogliano aveva reagito con calci e pugni contro l'aggressore, mandandolo in ospedale. Il tutto per un diverbio davanti ad un locale all'Eur, dopo che Cogliano aveva tentato di sedare una rissa. Il giovane armato, ricoverato in gravi condizioni, era stato poi arrestato dai Carabinieri e attualmente è ancora in carcere. Una coincidenza che subito ha fatto ipotizzare una possibile connessione con gli episodi di un anno fa. Ma i Carabinieri, che indagano sulla vicenda, pur non escludendo definitivamente alcuna ipotesi, stanno indagando nella vita privata di Cogliano: potrebbe trattarsi infatti della vendetta per una lite irrisolta proprio nell'ambito della professione da buttafuori di Cogliano. Rimane il sospetto di un regolamento di conti. Sul fronte politico tornano le polemiche sulla sicurezza nella Capitale.

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