Inviolata, botta e risposta tra Provincia e Rubeis. Il 1 dicembre la convocazione per la Conferenza dei Servizi

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Lo scontro. La Provincia proprio non ci sta a ricevere le contestazioni del sindaco di Guidonia. LA risposta che Palazzo Valentini dà a Rubeis è chiara: interpretazione soggettiva della normativa. “In materia di siti contaminati la Provincia  di Roma ha il compito di dare il proprio contributo per le materie di propria competenza ambientale nell’ambito della Conferenze indette dal Comune quale titolare del procedimento, finalizzate alla approvazione dei progetti di bonifica, incluse tutte le fasi che riguardano la valutazione della messa in sicurezza, la caratterizzazione, e l’esecuzione  del progetto di bonifica vero e proprio. L’amministrazione Provinciale, inoltre, certifica il raggiungimento degli obiettivi di bonifica una volta eseguito il progetto approvato dal Comune. Per quanto attiene alla verifica della qualità delle acque sotterranee utilizzate ai fini potabili, o ad altri fini che hanno rilevanza sanitaria, nel caso in  cui si ravvisi un potenziale pericolo per la salute, interviene l’autorità sanitaria locale nella persona del Sindaco per richiedere agli Enti tecnici preposti di eseguire le analisi necessarie a definire la qualità delle acque e disporre eventuali atti di interdizione”. Lo scrivono gli uffici tecnici dell’Ente. Quindi la Provincia spiega il suo ruolo in tutto questo, ma parla anche di tempi passati e di avvisi già fatti arrivare dall’Arpa sulla contaminazione delle acque nel sottosuolo dell’Inviolata, spiegando come sia necessario evidenziare che “il problema di contaminazione dei pozzi spia realizzati nel sito adibito a discarica risale a tempi passati, avendo più volte l’ARPA Lazio comunicato una situazione di qualità delle acque diversa da quella delineata dal legislatore. La Provincia di Roma, tramite il competente Servizio Gestione Rifiuti, ha sempre gestito con la massima attenzione le problematiche inerenti le potenziali contaminazioni all’interno di siti nei quali venivano svolte attività produttive e di gestione rifiuti. A tale proposito si ricorda la lettera inviata al Comune di Guidonia Montecelio (prot. 62727/PTA del 23.05.2007) con la quale veniva evidenziato che l’ARPA sin dal 2004 aveva riscontrato superamenti dei limiti di qualità delle acque sotterranee e quindi veniva richiesto all’amministrazione comunale se erano state adottate le Ordinanze di competenza previste dal D.lgs 22/97. Non risulta che il Comune abbia mai convocato Conferenze di Servizi per valutare lo stato di potenziale contaminazione del sito di discarica”. Quindi questa storia, a detta della Provincia, parte nel 2004: ben 7 anni fa. “Ancora, sempre l’Ufficio compente, su richiesta del Commissario Straordinario – chiudono da Palazzo Valentini – per l’emergenza rifiuti nella Regione Lazio, ha contribuito fattivamente nella predisposizione del parere riguardante l’esame delle relazioni di Parte presentate dalla Ecoitalia 87 per giustificare lo stato di contaminazione delle acque sotterranee. Da ultimo,  e arriviamo alle analisi eseguite dall’ARPA Lazio in data 23 e 24 maggio 2011, l’Ufficio competente si è prontamente attivato nell’ambito delle proprie competenze interloquendo già in data 26.09.11 con le competenti Direzioni Regionali in materia di gestione rifiuti e bonifiche di siti inquinati, atteso che la discarica dell’Inviolata era stata autorizzata in regime di AIA e quindi le competenti Direzioni Regionali dovevano fornire indicazioni a questa Amministrazione affinché la stessa potesse eventualmente dare seguito alle proprie competenze. Altrettanto ha fatto l’Area VII Ambiente e Parchi (con nota 88981 del  04.11.2011) nella quale richiede alle Direzioni Regionali quali fossero le determinazioni che  intendevano assumere”. Quindi la Provincia rimanda al mittente ogni addebito arrivato dal comune di Guidonia. Fa pensare il fatto che la qualità delle acque sotterranee sia fuori norma dal 2004

Il 1 dicembre c’è la Conferenza dei Servizi. Questo il fronte del match – l’ennesimo – tra amministrazione comunale di Guidonia e Palazzo Valentini. Dalla Città dell’Aria arriva invece la notizia che il sindaco – con atto amministrativo assunto al Protocollo dell’Ente – ha intimato alla Provincia di Roma di predisporre l’ordinanza  di diffida nei confronti di Ecoitalia 87 Srl, il gestore della discarica dell’Inviolata e responsabile, per l’Arpa Lazio, del grave stato di inquinamento e contaminazione delle acque sotterranee del sito. “Secondo l’articolo 244 del decreto legislativo 152 del 2006, la Provincia, ricevuta la comunicazione di cui al comma 1 (la certificazione dello stato di inquinamento così come stabilito dall’Arpa) dopo aver svolto le opportune indagini volte ad identificare il responsabile dell’evento di superamento (secondo l’Arpa la Ecoitalia), una  volta sentito il Comune, diffida con ordinanza motivata il responsabile della contaminazione a provvedere alla bonifica ai sensi del presente titolo”. Questo si legge nel documento inviato a Regione e all’autorità giudiziaria (in caso di inottemperanza c’è l’eventualità di ripercussioni di carattere penale). C’ è spazio anche per una nuova risposta ala nota degli uffici tecnici provinciali, in quanto, secondo l’amministrazione comunale di Guidonia, “la legge regionale  27 del 1998, alla lettera “C”, comma 1, dell’art. 5 che, se conosciuta, non lascia adito ad interpretazioni di legge e individua nella Provincia il soggetto delegato alle autorizzazioni e successive verifiche nonché alle necessarie azioni da intraprendere per far fronte alla situazione di inquinamento delle acque sotterranee e di messa in sicurezza permanente ed operativa delle discariche”. Quindi, ecco il diktat di Rubeis: “d’ora in avanti non saranno più possibili quegli atteggiamenti da scaricabarile adottati fin qui per non far fronte  al disastro Inviolata, la Provincia deve diffidare il gestore imponendogli la bonifica, ad oggi, dopo anni dall’entrata in vigore della legge, e dopo numerose sollecitazioni dell’Arpa e di questo Comune, non l’ha ancora fatto”. In tutto questo arriva la data della Conferenza dei Servizi, convocata con atto amministrativo contestuale da Rubeis e dal dirigente del Settore Ambiente Giovanna Recchia: il 1 dicembre. Un tavolo dove il piatto forte sarà quello più indigesto da anni per i cittadini di Guidonia.

Prevenire è meglio che curare? Chiudiamo con una riflessione. La discarica impatta su Guidonia da più di 20 anni. La classe politica di Guidonia non ha mai fatto nulla per la chiusura e la messa in sicurezza del sito: scelta assolutamente bipartisan da sempre. Ora tutti si ricordano che l’Inviolata, per dirla con Rubeis, è un “disastro”. Ma lo è solo da oggi? Evidentemente no. E allora perché non ricordarsene anche prima di effettuare certe scelte – si veda l’impianto TMB, ultimo di una lunga serie – che vanno a devastare un territorio già agonizzante? Molti membri, non solo dell’attuale consiglio comunale o di questa giunta, ma anche (soprattutto?) di quelle passate hanno votato per certi provvedimenti, alcuni sono usciti dall’aula per non votare atti che magari qualcosa avrebbero salvato. Scene viste e riviste per anni, e che ancora accadono. E ora fa un po’ ridere che tutti si rendono conto di uno stato dei fatti ovvio e evindente. L’Inviolata inquina, occorre fare qualcosa. Spesso, negli anni, chi diceva questo veniva accusato di fare solo falsi e inutili allarmismi. Fare i paladini va benissimo, anche i cittadini saranno contenti. Sarebbe ancora meglio farlo prima e non a cose fatte.

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