Tivoli dice “no”. All’unanimità, così arriva il “no” del Consiglio comunale di Tivoli all’apertura della discarica nei pressi del territorio tiburtino. Un secco “rifiuto” contenuto in un ordine del giorno approvato nella seduta di venerdì scorso nel quale si “dissente, con forza, rispetto alla localizzazione della discarica nel sito di Corcolle” e si “esprime la propria contrarietà alla realizzazione di una discarica indifferenziata quale modalità ordinaria di smaltimento rifiuti”. Tra i motivi di questa netta presa di posizione uno su tutti, quello che sembra essere “sfuggito” al governatore del Lazio Renata Polverini: “la vicinanza al sito Unesco di Villa Adriana, di reperti archeologici di rilievo come gli acquedotti romani, del Santuario di Nostra Signora di Fatima a San Vittorino”.
L’allarme dell’Unesco. Una preoccupante prossimità rimarcata proprio nella giornata di ieri anche dal Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco che in una nota ha espresso “il più profondo rammarico per le conseguenze che l'apertura della discarica potrà avere sull'immagine dell'Italia nel consesso internazionale, solo pochi mesi dopo i tragici crolli di Pompei. Come Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco è mio dovere – ha affermato Puglisi – associarmi agli accorati appelli rivolti dalla società civile italiana e dalla stampa internazionale alle massime Autorità dello Stato, nell'auspicio che Villa Adriana e le aree archeologiche circostanti, meta ogni giorno di centinaia di turisti, in gran parte studenti provenienti dalle scuole di tutta Italia che qui acquisiscono consapevolezza del valore del proprio patrimonio culturale, siano tutelate in ogni modo dalle Amministrazioni competenti". Per tornare al documento approvato dal consiglio comunale tiburtino, Corcolle non sarebbe un sito idoneo anche per “lo stato e l’insufficienza della rete infrastrutturale stradale” della frazione “che sarebbe ulteriormente gravata da un traffico di mezzi pesanti, nei fatti insostenibile”, si sottolinea inoltre “il rischio sanitario ambientale connesso alla presenza della discarica di rifiuti”.
Le polemiche. Intanto, a far da sfondo alla vicenda si aggiungono le diatribe tra la governatrice del Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Toni da ramanzina quelli della Polverini verso il sindaco capitolino che ieri ha ricevuto i rappresentanti dei comitati cittadini di Riano e Corcolle-San Vittorino promettendo un incontro con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. “Il prefetto – ha rammentato la Polverini – ha detto che avrebbe incontrato le istituzioni e mi pare che non avesse fatto cenno ai comitati. Il sindaco chiaramente ha il dovere istituzionale di promuovere l'incontro poi chiaramente deciderà il prefetto. Non possiamo correre il rischio di avere momenti di esitazione”, e ha proseguito “sapendo che c’è un prefetto che agisce con poteri commissariali. Quindi noi istituzioni dobbiamo assolutamente sostenerlo". La Polverini ha spostato poi la tacca di mira proprio sui comitati preoccupata per l’”ambiente”: “Con tutto il rispetto per i comitati spontanei, che poi mi sembrano molto organizzati per essere spontanei. C’è un'affissione oggi in tutta la città che oggettivamente per essere spontanea va vista con attenzione anche perché, da un lato si accusano le istituzioni di voler portare una discarica in un sito archeologico, cosa del tutto falsa, dall'altro si riempie una città di manifesti abusivi. Anche questo visto che siamo sull'argomento va detto".
La reazione di Legambiente Tivoli. E qui suona la carica Legambiente Tivoli che proprio non ci sta a farsi dare “del bugiardo” dalla Polverini “che – si legge in una nota stampa a firma del presidente della sezione di Tivoli Gianni Innocenti – avrebbe definito "del tutto falsa" la notizia che la discarica sarebbe vicina al sito archeologico. Siamo disponibili ad accompagnare il Governatore del Lazio sul posto, possiamo consegnarle le mappe con riportate le distanze reali, siamo in grado di illustrare il ridicolo ulteriore di cui l’Italia si coprirebbe dopo la vicenda Pompei”. La discarica sorgerebbe a 1,7 km dalla Villa dell’Imperatore Adriano ed a soli settecento metri dal confine dell’area della Villa ancora non scavata. “Vorremmo capire per esempio, se il governatore Polverini riesce a immaginare l’invasione di migliaia di gabbiani (corollario di ogni discarica del Lazio) che calerebbe sicuramente sugli specchi d’acqua del Canopo, del Pecile e del Teatro marittimo. E per quanto riguarda l’olezzo portato dal ponentino pomeridiano dovremo allegare alle guide turistiche una mascherina filtro?” E conclude: “Ci auguriamo un ripensamento e minore arroganza da chi amministra una regione che dalla cultura trae vantaggi economici immensi e che non riesce a produrre ma nemmeno a copiare da altre regioni, Piani per i rifiuti già funzionanti da anni.O dobbiamo pensare ad altri inquietanti scenari che alcuni articoli di stampa fanno ipotizzare?”
Silvia Valente
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