Usuraio faceva minacciare la madre della vittima per riscuotere le “rate”

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Le disperate condizioni economiche, debitori sempre più pressanti e le difficoltà nel reperire soldi dalle banche hanno indotto un uomo di 40 anni ad “elemosinare” soldi agli strozzini.

Caduto nella trappola e costretto a restituire 10.000,00 euro in pochi mesi, non è riuscito a soddisfare la promessa.

Subito sono scattate le minacce verbali dello strozzino, che dopo averlo avvertito sul rischio di  passare alla “vie di fatto” nel caso non avesse pagato, si è servito anche della figlia per intimorirlo.

Le indagini sono iniziate pochi giorni fa, quando il malcapitato si e’ rivolto agli agenti del Commissariato Prenestino, diretti dal dr. Fabrizio Calzoni, raccontando la sua disavventura.

Senza soldi e disperato per alcuni debiti, aveva chiesto aiuto ad un usuraio che ha fronte di un prestito di 10.000 euro ne aveva chiesto la restituzione entro 20 settimane con un tasso che gli era parso ragionevole.

Dopo aver versato i primi 6.500 euro regolarmente, non è più riuscito a pagare le rate, chiedendo un po’ più di tempo. Richiesta ovviamente rifiutata.

Da lì a poco sono iniziate le  minacce. Prima con continue telefonate che lo esortavano a pagare, poi con bigliettini lasciati nella cassetta della posta.

Qualche giorno ancora e la minaccia si materializza. Una donna, la figlia del prestasoldi, si presenta sotto casa della madre della vittima chiedendo la restituzione dei soldi dovuti al padre.

La donna, ignara di tutto, viene colta da un malore. Una volta a casa chiama il figlio, raccontandogli dell’incontro, che a quel punto decide di farsi aiutare dalla Polizia.

D’accordo con gli investigatori, prende un appuntamento con lo strozzino per la restituzione dei soldi in via Tiburtina all’altezza di Tor Cervara. A scambio avvenuto gli agenti sono intervenuti bloccando lo strozzino con ancora le banconote in mano.

Perquisita la sua abitazione, sono state trovate ricevute ipotecarie e un’agenda con un elenco di nomi e cifre. Materiale questo che secondo gli investigatori proverebbe l’attività di strozzinaggio, e su cui sono in corso ulteriori riscontri.

Passata al setaccio anche l’abitazione della figlia, autrice delle minacce alla madre della vittima. Nel suo appartamento gli Agenti hanno sequestrato 30 grammi di hashish.

Al termine dell’indagine G.E. di 66 anni, romano, e’ stato arrestato per il reato di estorsione aggravata in concorso con la figlia, A.E. di anni 36, che e’ stata denunciata per lo stesso reato e per detenzione dello stupefacente.

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