L’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma si prepara a diventare il primo centro di protonterapia del centro sud. L’acceleratore che permetterà di curare alcune tipologie di tumori come il melanoma dell’occhio in maniera meno invasiva rispetto alla radioterapia verrà costruito nel centro ricerche Enea di Frascati. Per la sua realizzazione la Regione ha già stanziato un finanziamento di 11 milioni, ai quali si aggiungeranno altri 40-45 milioni di finanziamenti privati. L’acceleratore è frutto della collaborazione tra l’Istituto superiore di Sanità e gli Istituti Regina Elena e San Gallicano. Secondo gli accordi, l’Enea si occuperà della realizzazione del prototipo mettendo a disposizione le sue tecnologie fisiche più avanzate, l'Iss metterà a disposizione le sue competenze in campo biologico e l’Istituto nazionale tumori Regina Elena le sue conoscenze cliniche nel trattamento delle neoplasie. “Questo acceleratore di protoni che può intervenire in particolare sui tumori dei tessuti molli sarà a disposizione di tutto il centro sud – ha detto la governatrice Renata Polverini – . Mi farò carico di coinvolgere gli altri presidenti delle regioni interessate perché questa macchina servirà appunto tutto il centro sud. Ne esiste solo un’altra simile in Italia, a Pavia, che però non è ancora attiva mentre in tutta Europa ce ne sono al massimo una trentina. Abbiamo già investito circa 11 milioni e ne dovremo trovare altri 40-45 attraverso anche il contributo dei privati”. Una parte dei fondi è stata già impiegata per acquistare il terreno all’Eur dove verrà costruito il bunker che ospiterà la macchina, le cui dimensioni sono di circa 50 metri. Al termine della sua costruzione, la cui durata è stimata in tre anni, l'acceleratore consentirà di trattare circa 900 pazienti all’anno. La macchina sarà in grado di sviluppare un range di energia fino a 140 megaelettronvolt. Una potenza utile per la cura del melanoma dell’occhio ma anche per i tumori della base cranica, della colonna vertebrale, della prostata, del polmone, del fegato e dell’esofago. “Quando le istituzioni si mettono insieme – ha sottolineato il direttore generale degli Istituti San Gallicano e Regina Elena Francesco Bevere – si possono fare cose incredibili, abbassando anche i costi”. “Siamo contenti di essere qui oggi – ha aggiunto Giovanni Lelli, il commissario dell’Enea – e ringraziamo la presidente Polverini per i finanziamenti”. (ilvelino)
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