Quindici assenti: sospesa la seduta del consiglio comunale di Guidonia

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Yari Riccardi Commenti

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Una convocazione del consiglio comunale, quella di mercoledì 24 novembre, che a Guidonia è andata, come si dice, deserta. Quindici gli assenti, sedici i presenti. Giustificati, molto più che giustificati, i consiglieri Domenico De Vincenzi – grave lutto in famiglia – Rita Salomone e Paolo Giammaria. Tra gli altri assenti, spiccavano i nomi di Bertucci, De Maio, Benetti, Tuzi, Pagano. Proprio per la incredibile coincidenza di tali assenze, il presidente del Consiglio Stefano Sassano proponeva la sospensione della seduta. Dopo breve consultazione, tutti i gruppi consiliari hanno optato per il blocco, evidenziando la vicinanza al dolore per il lutto dell’ex capogruppo del PD Domenico De Vincenzi. Votazione all’unanimità, e tutti a casa. Sarebbe stato un consiglio comunale con molta probabilità soft, visti alcuni temi all’ordine del giorno. Molta poca urbanistica da trattare nella seduta di ieri: sembra strano, ma così era, e siamo certi che non accadrà più. Tra i banchi si è parlato anche del giornale dell'amministrazione Rubeis, "Il Municipale", che non ha mancato di destare polemiche. Tra le mozioni principali, figuravano certamente quella sulla “Realizzazione tronchetto via Tiburtina-SP 28 svincolo A1/A2 e raddoppio/allargamento della SS n. 5 via Tiburtina Valeria”, quella sulla variazione di bilancio in riferimento al piano trasporto scolastico, quella inerente alle “Sollecitazioni alla Regione Lazio e alla Provincia di Roma per l’approvazione definitiva del PRAE (Piano Regionale delle attività estrattive) ai sensi della L.R. n. 17/2004 – art. 9”, e quella sulla “Copertura debito fuori bilancio per il conferimento in discarica”. Discarica e impianto dei quali molto si è parlato questa settimana, e dei quali si continuerà a parlare in futuro. Un consiglio lampo dunque quello di ieri, sospeso per motivazioni valide. Apprezzabile il fatto di aver esplicato le motivazioni sull’assenza di chi davvero era impossibilitato a venire. Consigliamo di farlo sempre, soprattutto di far sapere ai cittadini – che votano i consiglieri, per essere rappresentati – quei “politici di mestiere” – come taluni amano definirsi – che mancano più spesso alle assemblee consiliari. Così almeno la seduta seguente portano la giustificazione. Non ci sembra un’idea da scartare.

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