Appia Antica, due anni di scavi e 11 mesi di lavoro Inaugurati nuovi tesori di Villa dei Quintili

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Roma, 26 nov – Lì dove c'era una alta collina di terra, da oggi riemergono i raffinati ambienti del quartiere residenziale della Villa dei Quintili, incastonata tra l'Appia Antica e l''Appia Nuova, frutto di due anni di scavo e degli ultimi undici mesi di lavori per la messa in sicurezza, un tesoro che si estende per circa quattromila metri quadrati, e che coinvolge anche l'area della cosiddetta Cisterna Piranesi (così chiamata perché ritratta nel '700 dall'artista Piranesi), punto di confine strategico con la vicina tenuta di Santa Maria Nova, dove è stata realizzata una passerella panoramica che offre un affaccio mozzafiato sul tumulo degli Orazi al V miglio. A tenere a battesimo l'apertura del nuovo settore di visita dell'area archeologica, oggi, il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, il commissario Roberto Cecchi, la soprintendente ai Beni archeologici Anna Maria Moretti, la responsabile dell'Appia Antica Rita Paris. Un'apertura resa possibile grazie ad un finanziamento di 320mila euro dalla gestione commissariale. Soddisfatta Rita Paris che ringrazia "Il commissario Cecchi per aver capito il valore del progetto, del restauro e della messa in sicurezza di quest'area". Il nuovo percorso, tutto attrezzato con passerelle progettate dall'architetto Piero Meogrossi, consentono di muoversi lungo una parata di ambiente spettacolari per le decorazioni dei pavimenti in mattonelle marmoree geometriche alternati a mosaici, dove spicca anche una latrina di extra lusso, tra la sala del triclinio estivo e quello invernale che alternano una planimetria ottagonale ad una circolare, che Giuliana Galli, l'archeologa che ha scavato nell'area, azzarda a riconoscere come una "coenatio rotunda". E non mancano le curiosità: "La villa e' stata un cantiere continuo – racconta Paris – da quando Commodo l'ha sequestrata ai consoli Quintili, in poi. E a testimoniare questa evoluzione, c'e' una vetreria attiva nel IV secolo, impostata in un ambiente originario di questo settore residenziale di lusso, dove si riciclava il vetro della villa per essere fuso e riusato". E Cecchi ci tiene a sottolineare quanto forte sia stata l'attenzione al tema dell'archeologia romana da parte del sottosegretario Giro che "ha avuto l'intuito nel farci tenere sotto controllo questo patrimonio impressionante. Oggi stiamo celebrando una restituzione di qualcosa di rilevante, un recupero che certo avrà bisogno di cure continue". Dichiara, poi, Giro: "l'archeologia resta una priorità per Roma. Dopo la restituzione di ampi settori del Palatino, Colosseo, Foro, oggi concretizziamo un'operazione di valorizzazione straordinaria all'interno di un complesso progetto in divenire, che riguarderà la tenuta di Santa Maria Nova che diventerà l'ingresso dall'Appia Antica". Conclude Anna Maria Moretti: "Si assiste oggi ad un passo importante per salvare l'Appia Antica, che come il parco di Veio, rappresenta un polmone verdi, che merita di essere codificato nella sua realtà di parco archeologico. Questa apertura e' importante per spiegare al pubblico e alle autorità quanto sia urgente ed essenziale la difesa dell'Appia dall'espansione edilizia". 

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