Una vera e propria strage di olive, travolte da chicchi di grandine con un diametro di 5 centimetri. Il violento nubifragio del 21 ottobre ha investito in particolare le aree della Sabina e di Tivoli.
“Il temporale ha causato gravi danni all’agricoltura in tutto il Lazio e soprattutto nell’area metropolitana di Roma. Migliaia di imprese si sono ritrovate con ortaggi sommersi, alberi abbattuti e serre danneggiate”. Lo comunica in una nota Coldiretti Lazio. Colpito come detto il settore olivicolo, all’inizio di una campagna olearia che già si preannunciava con un calo record di produzione, stimato da Unaprol superiore al 40% in alcune zone nel Lazio a causa delle gelate di febbraio.
“E’ in corso un monitoraggio per stimare l’ammontare dei danni che si vanno ad aggiungere a quelli già rilevanti registrati ad agosto per le continue trombe d’aria e bombe d’acqua che hanno colpito la regione”, conclude Coldiretti Lazio.
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