Il mammografo sembra essere stato soltanto l’inizio. Continua il percorso della Asl Roma 5 a favore di interventi migliorativi per l’ospedale di Tivoli, oggetto di una consistente fase di rinnovamento anche grazie ai lavori che stanno interessando l’ala vecchia ai quali si devono aggiungere quelli che coinvolgeranno il parcheggio sottostante che subirà una totale riorganizzazione e riqualificazione e quelli che proprio in questi giorni vedono in corso il rifacimento della pavimentazione del Pronto Soccorso.
Sarà poi regolamentato il flusso in entrata ed in uscita delle macchine con uscita su via Domenico Giuliani per ottimizzare e facilitare i flussi veicolari dei mezzi, ambulanze e veicoli privati, che accedono in emergenza: interventi anche per la segnaletica orizzontale, con l’obiettivo di razionalizzare gli spazi riservati a disabili, donne in gravidanza e dializzati ed evitare il ripetersi delle situazioni di ingorgo veicolare, note e presenti da tempo e per le quali si è inteso intervenire anche contro pur possibili “consuetudini” che non sono accettabili nel contesto ospedaliero e nel rispetto degli spazi disponibili.
“La Direzione Aziendale aveva fornito precise indicazioni finalizzate al superamento di una serie di difficoltà pratiche e logistiche rilevate da tempo e verificate con un sopralluogo diretto, incaricando gli Uffici tecnici competenti e la Direzione Sanitaria di Presidio a coordinare le azioni da intraprendere in funzione delle rispettive competenze. I processi operativi che ne sono seguiti non hanno tuttavia seguito una tempistica consona per la contestuale sovrapposizione di ulteriori attività di pari o maggiore rilievo ma ciò non significa che quanto disposto non sia da considerarsi ultimativo in termini di efficacia. Anche questa è un’occasione per ringraziare quanti si stanno prodigando per il rilancio complessivo del Presidio di Tivoli”, spiega l’azienda in una nota.
Di fatto le azioni intraprese dall’azienda sono una prima risposta alle segnalazioni pervenute. Da parte della Direzione viene “ribadita la massima disponibilità alla collaborazione fattiva invita a evidenziare possibili condizioni di disagio prima che queste abbiano a cristallizzarsi nel tempo come nel caso del parcheggio del San Giovanni Evangelista”.
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