La mostra è quella su Ovidio “Amori, miti e altre storie”, dal 17 ottobre al 20 gennaio alle Scuderie del Quirinale, a cura di Francesca Ghedini.
C’è anche l’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – Villae, con il prestito di pregevoli opere delle sue collezioni
In esposizione ci sono infatti tre sculture del notevole ciclo statuario dei Niobidi, rinvenuto a Ciampino nel 2012 ed esposto per la prima volta a Tivoli, presso il Santuario di Ercole Vincitore, nell’ambito della mostra E dimmi che non vuoi morire. Il mito di Niobe (6 luglio – 24 settembre 2018), al termine di complesse operazioni di restauro. Ovidio fu tra i massimi cantori del mito, che ebbe larga fortuna per il carattere universale di alcuni temi trattati, e le statue rappresentano un punto focale dell’esposizione romana.
“La presenza del ciclo statuario alla mostra delle Scuderie del Quirinale – dice Andrea Bruciati, direttore delle Villae – testimonia come il complesso scultoreo, valorizzato per la prima volta a Tivoli, sia ormai entrato a far parte del dibattito scientifico e goda dell’attenzione del pubblico. L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este intende promuoverne la conoscenza attraverso una serie di prestiti ed iniziative mirate, nell’ambito delle quali svolgerà un ruolo propositivo e creativo”.
Occasione, nell’alveo del bimillenario ovidiano, per presentare le caratteristiche della società romana della prima età imperiale ricostruite attraverso il filtro della poesia di Ovidio, la mostra rappresenta anche una tappa importante per le Villae.
E’ un percorso che si snoda deciso, quello dell’Istituto. La prossima tappa in programma è quella della presentazione del catalogo della mostra E dimmi che non vuoi morire, curato da Andrea Bruciati e Micaela Angle, che, oltre a raccogliere saggi di illustri studiosi, conterrà per la prima volta una rassegna quanto più possibile completa delle opere dedicate al mito di Niobe e alle riletture nel tempo di questa storia ancestrale.
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