“Se un’amministrazione non sa fronteggiare un’emergenza che riguarda i bambini disabili, dovrebbe andare a casa. É quello che ha detto una mamma durante l’incontro di giovedì scorso con l’assessore ai Servizi Sociali e Vicesindaco, Davide Russo, a cui ho partecipato su invito del Comitato spontaneo dei genitori che sta portando avanti questa battaglia. Non posso che concordare, ovviamente”. Usa le parole di una delle mamme presenti il consigliere comunale della Lega Arianna Cacioni per commentare quando sta avvenendo intorno al servizio Aec per gli studenti disabili delle scuole di Guidonia.
“Nessuna risposta concreta, in una riunione che arriva dopo un anno di attesa e solo dopo che ho sollevato la questione in Consiglio Comunale, già questo è vergognoso. L’Aec, assistenza educativa e culturale, allo stato attuale funziona in proroga dell’appalto dell’anno scorso, va avanti a singhiozzo, creando incredibili disagi alle famiglie e agli operatori. Pochissime ore, rosicchiate, incastrate tra un bambino e l’altro e tra i vari plessi scolastici, tanto da vanificare i percorsi di autonomia e inserimento che le famiglie affrontano, una vera e propria emergenza”.
Ovvia la preoccupazione dei genitori relativa alla sicurezza dei loro figli. Una situazione sopra il livello di guardia già nei primi giorni di scuola, quando più di una lettera da parte dei dirigenti scolastici è arrivata in Comune.
“Ho contestato all’assessore Davide Russo l’incapacità, per l’ennesima volta, di gestire i processi di un’amministrazione grande come quella di Guidonia Montecelio. La procedura d’appalto per affidare il servizio per i prossimi due anni è in forte ritardo, a leggere gli atti pubblicati sembra essersi completamente fermata da metà luglio fino a settembre iniziato, troppo per attività che dovrebbero ripartire con le scuole. Eppure la Città Metropolitana di Roma Capitale che la sta realizzando per conto del comune alla modica cifra di 15mila euro non è stata oggetto di diffida da parte dell’amministrazione, forse più preoccupata di non mettere in cattiva luce la sodale di partito sindaca di Roma e per questo a capo della ex Provincia, Virginia Raggi”.
La Cacioni si sofferma proprio sui numeri del bando. “A conti fatti le ore che garantirà se e quando sarà aggiudicato, sono circa la metà di quelle che servono. 56mila contro una cifra che oscilla tra le 23 e le 28mila a seconda dei ribassi che verranno offerti in gara. L’assessore Russo ha detto che ci potrebbero essere altre risorse per incrementare le ore di assistenza ma a domanda diretta non sa rispondere su quante e quando saranno a disposizione. Una situazione imbarazzante, per cui presenterò una interrogazione al Sindaco e la richiesta di un impegno formale a destinare tutte le risorse stanziate per il servizio, compresi i fondi che si risparmieranno in gara e che l’anno scorso sono stati destinati ad altre attività come l’acquisto di banchi, per aumentare le ore di assistenza a disposizione e soprattutto a reperire gli altri fondi, circa 300mila euro, già nel bilancio approvato”.
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