“Non ci focalizziamo soltanto sugli incendi estivi ma sul tema che sta a cuore a tutti noi, quello della qualità dell’aria”. E’ il consigliere comunale con delega alla sanità Fabio Attilia ad aprire l’incontro del 18 ottobre tra i cittadini di Tivoli Terme – e di Villalba – e l’amministrazione comunale di Tivoli: tema dell’incontro i dati Arpa arrivati solo pochi giorni fa e il problema dei roghi tossici, con il quale i cittadini convivono ormai da tempo. L’incontro è arrivato dopo la riunione avvenuta tra il Gruppo Civico Spontaneo – che da mesi ha raccolto firme e ha presentato solo poche settimane fa specifico esposto in Procura sul tema dei roghi – e il primo cittadino di Tivoli. Presenti anche i consiglieri comunali Maurizio Conti, Simone Cavallo e Gabriele Terralavoro.
La storia. “Il problema è vecchio di anni”. E’ Giuseppe Proietti a raccontare le azioni portate avanti dall’amministrazione comunale, principalmente in un’area, quella dell’ex polverificio Stacchini, che conta circa 60 ettari, più i 10 delle aree limitrofe. Una storia fatta di lettera ad Arpa e Asl. “All’inizio l’obiettivo era togliere alla radice la causa del fenomeno dei roghi”. All’epoca si pensava che il punto fosse quello della massiccia presenza dei nomadi. Effettuati gli sgomberi, sono rimaste le discariche. Recenti le ulteriori ordinanze notificate dal Comune ai proprietari, quelle relative allo sgombero, alla recinzione e alla bonifica dell’area e alla relazione sugli atti eseguiti. Terminata quella dei 10 ettari – conosciuta dai più come la zona dei Siciliani – è ancora in fase “istruttoria” quella del cuore di Stacchini: l’enorme quantità di rifiuti non può essere rimossa senza conoscerne la natura. Il problema è la mancanza di fondi da parte del Comune: impossibile iniziare una bonifica da due milioni di euro pur agendo in danno dei proprietari.
I dati Arpa. Accolti con parecchio scetticismo dalla popolazione, i dati sono stati contestualizzati dall’amministrazione comunale. Le analisi sono state effettuate dal 17 luglio – nove giorni dopo l’incendio dell’8 luglio – per 4 giorni di seguito con una postazione fissa – in Via Tenuta del Cavaliere, a parecchia distanza dalle zone “infuocate”- e con quattro mobili. Risultati al di sotto dei valori considerati nocivi da Arpa e Asl. “Il fenomeno – spiega Attilia – è innegabile: i valori sono nella norma ma è chiaro che tre giorni non possono essere rappresentativi di un anno intero”.
Le azioni dell’amministrazione. L’incontro è stato anche occasione per parlare degli interventi predisposti dall’amministrazione tiburtina sul tema non solo dei roghi, ma anche quello degli insediamenti abusivi di nomadi “passati e presenti”. Per la zona di Via dei Bagni Vecchi, quella del Bosco del Fauno, è in programma la partenza entro pochi giorni della bonifica con la contestuale piantumazione di 3000 alberi. Proprio sulla zona è stata forte in sede di assemblea – come già nell’incontro della scorsa settimana al palazzo comunale da parte del Gruppo Civico – la richiesta di una maggiore attenzione alla zona dei Bagni Vecchi, dove sembra crescere la popolazione rom. Costanti i contatti del Comune con la Procura della Repubblica sulle tematiche affrontate, per un controllo del territorio che ha visto recentemente pattuglie della polizia locale stazionare con maggiore frequenza a Tivoli Terme e tre squadre di Asa che perlustrano il territorio per combattere il fenomeno dello scarico abusivo di rifiuti. “Stiamo anche parlando con il Comune di Guidonia – ha chiuso Proietti – per la stipula di un protocollo d’intesa per affrontare in maniera congiunta problemi evidentemente comuni”. Comune di Guidonia rappresentato all’assemblea dal consigliere Alessandro Cocchiarella.
Il Gruppo Civico. Un’assenza o quasi, quella dell’amministrazione comunale di Guidonia, che i rappresentanti del Gruppo Civico hanno sottolineato con forza. Due dei rappresentanti dell’organizzazione che unisce Tivoli Terme e Villalba hanno esposto le problematiche all’assemblea e al sindaco Proietti. “Comprendo la cifra importante per la bonifica di Stacchini – afferma Giovanni Bastianelli – ma la vita di una persona vale ben più di due milioni di euro”. Lo hanno rimarcato con forza: nessun attacco politico. “Da parte nostra c’è la sola volontà di tutelare la nostra e la vostra salute”. Sui dati Arpa si è invece soffermato Maurizio Zaccagnino. “Io non li posso tenere in considerazione”, è l’esordio. “Qui siamo vittime impotenti. Stavano bruciando in via dei Bagni Vecchi, e attenzione anche in Via dell’Aeronautica: i rom continuano ad arrivare”. Un passaggio sulla Tari, il cui gettito è fondamentale per le bonifiche. “Grande è la percentuale di evasione, ma se io pago regolarmente, perché devo farlo pure per chi non lo fa? Non si può accettare che qualcuno non paga le tasse e dobbiamo rimetterci tutti. Quello che vogliamo far capire è che il problema dei roghi è un problema straordinario, che va affrontato una volta per tutte”. La chiusura è con le richieste all’amministrazione tiburtina. “Vogliamo la data certa della bonifica di Stacchini e l’avvio di un tavolo di concertazione sul tema dei roghi tossici”.
Ora a Guidonia. Il prossimo passaggio avverrà a Guidonia. Il Gruppo Civico Spontaneo è stato convocato dal sindaco Michel Barbet per un incontro nella giornata di giovedì 26 ottobre. “La situazione potrà risolversi solo con un progetto condiviso per ripulire i nostri Comuni da tutti i siti pericolosi”. Nessun attacco politico, ma sensibilizzazione e un “un invito alla collaborazione a chi ha la responsabilità della salute di più di 150 mila persone”. Tra le più di 2000 firme raccolte, molte sono evidentemente quelle di cittadini di Villalba. Impossibili oggi non tenerle in considerazione.
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