Simbruini / In corso i sopralluoghi per la ricerca dei segni di presenza dell’orso marsicano

In Ambiente & Territorio, Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Una nota – e una attività – fortemente voluta da Paolo Di Cosmo, direttore del Parco dei Monti Simbruini. Perché serve un intervento attento e sensibile per scacciare via i toni allarmistici relativi all’avvistamento di un orso marsicano nel territorio del Comune di Filettino.

“Un incontro fortunato e certamente non un episodio negativo né terribile”, così la nota diffusa dall’ente. Sono cominciati dunque i sopralluoghi da parte del personale dei Simbruini per la ricerca di segni di presenza dell’orso marsicano avvistato giorni fa da alcuni escursionisti.

“L’animale è una delle specie più rilevanti dell’Appennino, e la sua presenza nella più grande area protetta del Lazio conferma l’importanza dei Simbruini come possibile area di espansione della specie”.

Un episodio descritto dai giornali in maniera negativa.Il Parco è categorico sul punto. “Ricordiamo invece che l’orso marsicano è un animale molto elusivo che normalmente sfugge il contatto con l’uomo. Incontrare un orso su un sentiero montano è un’occasione meravigliosa e rara, rarissima addirittura per il territorio del Parco dei Monti Simbruini, dove in realtà non mancano segnalazioni della specie anche negli anni passati”.

C’è anche il personale del Parco – e c’è dal 2008 – nelle attività della rete di monitoraggio per l’orso marsicano della Regione Lazio, intervenendo prontamente alla ricerca di segni di presenza in casi di avvistamento e monitorando ogni anno le specie fruttifere appetite dall’orso, come il ramno, alla ricerca di campioni biologici, dunque fatte e peli. “Da questi ultimi infatti, tramite le analisi genetiche condotte nei laboratori dell’ISPRA, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente, si ottengono preziose informazioni sull’identità degli orsi presenti nel territorio laziale. Ottenere più informazioni possibili su questi animali permette alla Regione Lazio di contribuire alla conservazione di questo grande plantigrado di cui rimangono attualmente nell’Italia centrale solo poche decine di esemplari, appartenenti ad una popolazione unica al mondo, in sinergia con altri Enti di gestione, come chiesto anche dalla Comunità Europea”.

Nel caso di incontri ravvicinati, fondamentale segnalare prontamente la presenza dell’orso ai tecnici dell’area protetta, “ammirandola in silenzio e permettendogli di allontanarsi indisturbati e augurandoci che essa divenga sempre più presente sul nostro territorio”. Possibile anche la segnalazione sui cellulari di servizio della sorveglianza ai numeri 3482891559 oppure 3482891558.

(foto di Silvia Zaccaria)

 

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