Si è aperta il 22 settembre 2017 e andrà avanti fino 21 gennaio 2018 alle Scuderie del Quirinale la mostra monografica dedicata al grandissimo Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) e al suo periodo classicista, a cura di Olivier Berggruen.
Dopo essere stato il capostipite, insieme al suo collega Georges Braque, del movimento cubista, Picasso dimostra ancora una volta di essere un artista poliedrico e decide di dedicarsi al metodo del pastiche, ovvero di comporre opere copiando in tutto o in gran parte capolavori preesistenti, principalmente classici e italiani.
Proprio su questo periodo artistico si sofferma l’esposizione, mostrando al grande pubblico gli spettacolari collage, le nature morte, i ritratti e il profondo realismo delle opere dei celebri “anni Diaghilev”.
Tra le altre (sono esposti più di cento capolavori), sono presenti le tantissime tele “italiane” del maestro nate a seguito del viaggio fatto tra il febbraio e l’aprile del 1917 con Jean Cocteau, che lo convinse a seguirlo a Roma per incontrare Sergej Djagilev, impresario dei “Ballets Russes”, che gli propose di ideare scene, costumi e, soprattutto, il celebre sipario per il balletto russo “Parade” ( esposto attualmente per la prima volta in Italia a Roma, a Palazzo Barberini, nel “Salone Pietro da Cortona” fino al 21 gennaio 2018 e che può essere considerato parte integrante della mostra stessa; è una maestosa tela lunga 17 metri e alta 11, unica nel suo genere).
L’esposizione è nata per celebrare nel migliore dei modi i cento anni da quel viaggio italiano (visitò Roma, Napoli e Pompei) così significativo e è contornata dalle dieci sale delle suggestive Scuderie.
Consigliata a tutti, per conoscere un Picasso diverso dal Picasso “spigoloso” del Cubismo (come ad esempio quello dell’opera in mostra “Homme à la cheminée” del 1916), da quello conosciuto dai più, un modo per sentirlo più vicino e simile a noi (basti ammirare la tela del 1925 “Paul en Pierrot” o le “Trois femmes à la fontain” del 1921 per poter riconoscere immediatamente il calore della nostra Nazione, l’ispirazione data dai modelli classici) o anche solo per percepire quanto l’artista sia rimasto colpito dai nostri colori, i nostri paesaggi, i monumenti, la nostra gente (“Italienne à la fleurs” del 1917, la famosa “Fioraia di Piazza di Spagna”,è un emblema di tutto ciò. In pieno stile cubista, ma con un soggetto tutto romano).
Orari:
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Costi del biglietto:
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00
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