Se ne riparlerà venerdì. Dovranno pazientare ancora qualche giorno le mamme che si stanno battendo ormai da settimane per il diritto di fruire del pasto da casa per i loro figli negli istituti scolastici di Guidonia e per quello di far mangiare i bambini insieme ai loro compagni di classe iscritti alla mensa scolastica (cosa che in questi giorni non sta accadendo). All’incontro che si è tenuto questa mattina e che è stato convocato una settimana fa non hanno partecipato – erano tutti assenti – i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi del territorio: al tavolo l’amministrazione comunale, la Asl e la Bioristoro. Un esito interlocutorio: numerose le soluzioni passate al vaglio, dalle Scia alle questioni del personale scolastico e della pulizia dei locali, tutte in stand by nell’attesa dell’incontro di venerdì. Per ora la linea scelta dalle mamme interessate è quella del pasto “secco”, dunque panini, pizze e simili. Un incontro, quello di venerdì, nel quale i genitori si aspettano collaborazione e buon senso, per arrivare a soluzioni che esistono. Il caso di Torino, dove migliaia di bambini mangiano regolarmente il pasto domestico al fianco degli amichetti che pranzano con le pietanze della mensa, sta lì a dimostrarlo. Intanto al di fuori delle scuole, nell’attesa della campanella, la questione mensa tiene banco. Non potrebbe essere altrimenti.
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