Riceviamo e pubblichiamo volentieri il comunicato stampa del Comitato dei residenti del complesso residenziale “La Collina del Sole”, cittadini indignati che vogliono far sentire la loro voce e i loro diritti.
Il Comitato dei residenti del complesso residenziale “La Collina del Sole” continua a sottolineare il grave problema che vivono da sei mesi, ricordando agli organi competenti e alla stampa che il complesso è senza illuminazione pubblica e privo di segnaletica stradale. Un problema che ha raggiunto livelli inaccettabili, soprattutto per i bambini e i ragazzi ma anche per le persone anziane: in gioco la loro stessa incolumità fisica.
“Alla Collina del Sole ancora non si vede luce! Ci si avvicina ormai al sesto mese continuativo senza illuminazione pubblica nel nostro complesso residenziale: a nulla sono valse le lettere di denuncia, gli incontri con i rappresentanti del Comune nonché una denuncia alla Procura della Repubblica presso il tribunale Ordinario di Tivoli”.
“Nulla è cambiato – prosegue il Comitato dei residenti – il complesso rimane ancora, materialmente, un cantiere abitato, senza viabilità, senza servizi e soprattutto senza illuminazione pubblica. Sono ormai passati più di due anni e mezzo dalla prima azione dei residenti (era il 1 luglio 2015) per fare in modo che il comune di Guidonia Montecelio si interessasse della totale mancanza dei servizi minimi essenziali per la vita nel complesso; era infatti il 2015 quando firmarono e depositarono la prima petizione per portare a conoscenza della totale mancanza di sicurezza, di segnaletica stradale, di parchi ludici per i bambini o di aree attrezzate per i ragazzi. Nel corso degli anni si sono succeduti alla guida del Comune ben tre amministrazioni diverse e ogni volta i residenti, nel frattempo costituitisi Comitato, hanno reiterato le proprie lamentele e proposte ai vari rappresentanti, senza purtroppo aver ottenuto riscontri. Più volte sono state investite delle problematiche non solo l’Ente Comunale ma anche le forze dell’ordine, competenti per territorio, sulle tematiche più sensibili per la popolazione residente; il comitato dei residenti, infatti, ha chiesto più volte di conoscere formalmente i risultati dei controlli sulle emissioni delle lavorazioni della vicina cava (in primo luogo fatto nel 01/07/2015 prot.nr.55375 del Comune, il 21/10/2015 e recentemente in data 31/07/2017), tanto vicina da distare meno di 200mt dal primo nucleo abitativo; più volte ha chiesto di intervenire per la messa in sicurezza dell’immissione sulla strada provinciale SP28b (nota del 03/02/2017 con cui sono state investite le alte cariche istituzionali di Città Metropolitana di Roma Capitale nonché il Commissariato di Polizia ed il Comando Stazione dei Carabinieri), unico punto possibile di entrata e uscita dal complesso (ancora una volta reiterate con nota del 06/04/2017 alle stesse cariche istituzionali, tutti hanno fatto orecchie da mercante). Più volte ha chiesto di realizzare la segnaletica stradale all’interno del complesso stesso (la Polizia Municipale con nota del 14/07/2016 recita: “tali valutazioni hanno portato all’adozione dell’ordinanza n.140 del 24/05/2016 la cui esecuzione è demandata all’area 6^ lavori pubblici” ma tutto tace, nessuno si fa vivo; più volte ha chiesto di realizzare delle aree gioco per i bambini e ragazzi, costretti a giocare in strada; più volte, dal maggio scorso, ha chiesto di ripristinare l’illuminazione pubblica; più volte ha chiesto di intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine nel complesso specie nelle ore serali”.
“Ad oggi – leggiamo ancora nel comunicato stampa – nessuna delle richieste è stata esaudita in un continuo rimpallarsi di responsabilità tra la società immobiliare, il Comune e le forze dell’ordine e a farne le spese sono i cittadini costretti a tenere le luci dei balconi accesi per poter garantire un minimo di visibilità o a uscire con le torce già dal tardo pomeriggio, i bambini costretti a giocare in strada su un asfalto grezzo da cantiere, i genitori costretti a ripulire le strade da preservativi o siringhe lasciate da avventori che approfittano del buoi per appartarsi anche vicino alle abitazioni, i residenti costretti ad improvvisarsi operatori ecologici o giardinieri per provvedere alla pulizia delle strade e dei punti verde che la società immobiliare non ritiene di interesse per la vendita dei sui appartamenti o a fare da sentinelle per segnalare macchine o individui sospetti. Tutto questo non fa che alimentare quella tensione sociale che non dovrebbe esistere nel nostro paese specie in un complesso che a prima vista appare come un posto splendido e sereno, ricco di grandi spazi verdi e tranquillità, lontano dai centri affollati e trafficati. Ormai la misura è colma e con l’accorciarsi delle giornate risulta sempre più insostenibile, soprattutto la mancanza dell’illuminazione pubblica per la quale non è bastata una denuncia alla procura di Tivoli (depositata il 26/05/2015), non sono bastate le richieste del Comune alla società immobiliare e alla Guardia di Finanza, non è bastata un’ordinanza del Sindaco che intimava il ripristino. I residenti sono ormai sul piede di guerra pronti a scendere in piazza per manifestare pubblicamente, anche con sit-in e cortei, per chiedere ancora una volta che venga rispettata la loro dignità in quanto residenti e contribuenti e che vengano inoltre garantiti i loro diritti fondamentali: il diritto alla libertà di poter uscire di casa senza timore di essere investiti per la mancanza di segnaletica stradale o di illuminazione, il diritto ad usufruire di mezzi pubblici di trasporto senza dover attraversare una strada Provinciale ad alto scorrimento a rischio della propria incolumità, il diritto al gioco per i bambini, il diritto all’aggregazione per i ragazzi e gli adulti, il diritto a vivere serenamente il proprio quartiere”.
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