4 gomme squarciate. Uno sfregio, un dispetto gratuito e insensato, per di più davanti a una scuola. E’ stata amara la mattinata del 12 ottobre per Paola Scatena, insegnante ed ex (da poco) assessore ai Servizi Sociali e alla Sanità al comune di Fonte Nuova. La donna ha trovato le gomme della sua automobile, parcheggiata nei pressi del plesso scolastico di via Cuoco, a terra. E non perché sgonfie, ma perché qualcuno, al momento ignoto, ha deciso di compiere l’odioso gesto. “Anche questo fa esperienza. Non riesco a comprendere – commenta la Scatena sul suo profilo facebook – ma posso non stupirmi. Ringrazio tutti e tutte per i segnali di affetto che mi state inviando”. Un episodio che l’insegnante ha definito “incomprensibile e inaspettato, di una aggressività della quale non riesco a capacitarmi”. La macchina parcheggiata nel solito posto, le 4 gomme squarciate e l’unica auto ad essere colpita. Pochi dubbi: volevano colpire la Scatena. Un atto violento e cattivo, che tuttavia ha portato un qualcosa di certamente positivo. “L’aiuto, il sostegno, l’affetto di quei primi momenti avuto da amiche, amici e colleghe stanno ancora adesso fluendo e, attraverso vari canali, contribuiscono a creare un clamore, fuori e dentro di me, che accolgo con piacere eppure con difficoltà. Perché … è tanto!”. Occasione anche per una lezione, di civiltà, di educazione e di consapevolezza che l’insegnante offre, e che la fa un onore immenso. “Un gesto vigliacco non prende in capo la responsabilità di difendere una posizione anche di contrasto. Chi mi conosce sa che, con umiltà e accoglienza, ho sempre assunto tutte le mie responsabilità difendendo il senso delle mie ragioni e che depreco con forza l’azione più o meno violenta di chi non esprime una posizione chiara e, sotto le vesti peggiori di un’umanità vile, colpisce nell’anonimato o nella non trasparenza”. L’ex assessore si rivolge ai ragazzi, per quella che nei fatti è una vera e propria lezione di politica e di educazione civica. A quei ragazzi e ragazze “che sono cresciuti con me, prima di tutto ai miei figli, scossi e intimiditi da questo gesto; e poi a quelli che hanno allietato e coadiuvato la mia azione politica di questi ultimi mesi e che sono stati i primi a manifestare con messaggi pubblici e privati il loro sdegno per questa azione. Prendete il meglio (quando c’è) delle azioni che vedete compiere da noi adulti. Nessuno è perfetto, ma interrogarsi ogni volta sul senso del proprio agire è salvifico. Siate responsabili delle vostre azioni. Non fatevi scoraggiare e prendete vigore dalla condivisione. Non mollate quando sembra che tutto è perduto”. Chapeau.
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