E’ stato pubblicato il 29 ottobre, sul BUR della Regione Lazio, il Decreto del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando del 30 settembre scorso, che autorizza il Commissario per l’emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, ad adottare tutti gli atti idonei ad “acquisire discariche pubbliche o private mediante compravendita o espropriazione”, sia requisendo l’area, sia “affidando il servizio di smaltimento a soggetti che gestiscono discariche esistenti anche con procedura negoziata”. All’interno del Decreto, nuovi pericolosi poteri vengono conferiti al prefetto Sottile, come il “pieno” utilizzo degli impianti TMB del Lazio a servizio della Capitale, individuare ed autorizzare siti dove creare nuove discariche, acquisire, espropriare, requisire, gestire discariche già in esercizio.
E’ evidente che l’ampliamento dei poteri del Commissario di governo va ad incidere su tutta la Regione, coinvolgendo nel “valzer dei rifiuti” territori e popolazioni che finora non erano stati toccati dalla malagestione regionale. Ma nel Decreto si pone di nuovo – come già nell’infausto decennio 1998-2008 – la questione rifiuti sotto provvedimenti emergenziali, straordinari, “contingenti” e fuori del quadro normativo corrente.
Il fallimento di quell’esperienza (che nulla risolse, ma aggravò la situazione generale e specifica) non è servito ai solerti maghi che dal cilindro continuano a tirare fuori solo lo stesso consunto coniglio, costretto a correre tra discarica, impianto TMB e inceneritore.
Così come già a suo tempo Storace, Marrazzo e Polverini – uniti appassionatamente in una sorta di “pensiero unico” al servizio dell’“unico pensatore”, il monopolista dei rifiuti Cerroni – condannarono a morte territori come Malagrotta, Albano, Colleferro, Guidonia, oggi Orlando non cambia ricetta ed anzi aggiunge Falcognana-Divino Amore e Bracciano-Cupinoro al nero banchetto,togliendo la patata bollente dalle mani degli inefficienti ed inutili Zingaretti e Civita. Così potrebbe essere avviato il cantiere dell’illegittimo impianto di incenerimento di Albano-Roncigliano, sarà terminato a tempo di record l’impianto TMB di Guidonia-Inviolata (anch’esso palesemente fuori legge), saranno approntati in tutta fretta i nuovi sversatoi di Falcognana e Cupinoro. Il tutto, grazieai poteri straordinari conferiti ad un prefetto che, per sua stessa ammissione, neanche conosce i siti, i problemi, lo stato di salute delle popolazioni e le criticità ambientali. Il Decreto Orlando del 30 settembre può essere considerato non solo il fallimento delle politiche regionali in materia di rifiuti, ma soprattutto la risposta istituzionale e vigliacca alla grande mobilitazione dei Comitati del Lazio, scesi in piazza il 21 settembre a Roma a rivendicare la difesa dei territori attraverso la lotta contro tutte le devastazioni ambientali e contro questo sistema politico, sociale ed economico in evidente decomposizione ed imbarbarimento.
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