“Zia, mi racconti?”, la storia di un libro racchiusa nel titolo. Dalle fiabe ideate per i nipoti, una raccolta che strappa una lacrima ed sorriso anche agli adulti

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Si ride e si piange, come nella migliore tradizione delle favole, con la raccolta “Zia, mi racconti?”. Nella raccolta di fiabe, prima opera da “solista” per Michela Maggiani, si viaggia dai boschi magici, ai freschi corsi d’acqua, fino alle stanze di un ospedale per una bellissima storia di amicizia tra due bambine. Una serie di fiabe nate dalla fantasia dell’autrice per accogliere al mondo ed accompagnare i suoi nipotini nell’infanzia. Una penna che quotidianamente descrive fatti di cronaca, racconta manifestazioni e denuncia problemi, in quest’occasione si è dedicata alla principale passione, le favole. Le stesse fiabe che da sempre hanno colorato la vita dell’autrice, come “ascoltatrice” da piccola e come “scrittrice” da grande. “Zia, mi racconti?” si apre con la commovente storia di due bambine, Emma ed Angie occhi di carbone. Una favola all’apparenza triste, ma che esalta i valori dell’amicizia e che dopo una profonda commozione, nel finale, lascia sul volto del lettore un tenero sorriso. Sempre di amicizia parla anche la seconda storia. L’ambiente, questa volta, è decisamente più fantastico. Le avventure di Nico, Pico e… Cooostola, racconta dell’incontro, tra le acque gelate e la rapide di un fiume di montagna, di due sassolini e di un pesciolino, Nico, Pico e Cooostola per l’appunto, che ne combineranno di tutti i colori. La magia, invece, è protagonista in Le farfalle della luce dove una bambina, Sarah, sconfigge il Signore delle Ombre che aveva portato gli incubi nei sogni dei piccoli. Si torna nei boschi per la storia della prima scuola di lingue e letterature della storia dell’umanità, La vera storia di Orso. Un orso, dopo aver salvato la fata Priscilla, riceve il dono di poter capire e parlare tutte le lingue degli esseri viventi del bosco. Un regalo prezioso che l’orso decise di sfruttare per insegnare a tutti le lingue del mondo, così da diffondere nel regno del bosco la pace e l’amicizia.Dai boschi si scende sotto terra per La prima principessa, dove si racconta di come è nata l’alternanza tra giorno e notte. La disputa tra Poto, signore della notte, e Otop, signore della luce, viene risolta da due ragazzi innamorati, Persia e Plurimo, e dal frutto del loro amore, una piccola bambina che fa avverare un’antica profezia. Sempre l’amore è il protagonista dell’ultima fiaba di questa intensa raccolta. Fata Celeste è la storia di un povero taglialegna dal grande cuore, Bernardo, e di una fatina, Celeste per l’appunto. I due sono vittime della gelosia del Mago della Grande Quercia, la fata è anche pronta a dare la sua vita per salvare il suo amato ma poi, grazie all’intervento del Grande Sole, “poterono tornare ad amarsi con tutto il cuore”.

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