L’ho detto ieri in un comunicato stampa, “ho grande stima del mio capogruppo” e non era la prima volta, ma siccome repetita iuvant, non posso che ribadirlo; se Marco Bertucci non ha formalizzato le sue dimissioni né chiesto le mie, come dichiarato senza ambiguità di linguaggio in una nota appena diramata e rivolta al consigliere dell’Italia dei Valori Emanuele Di Silvio, posso con il medesimo, schivo linguaggio affermare che non gliele ho mai chieste, né le accetterei>. Lo dichiara il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis. <Come Bertucci – aggiunge il sindaco – sento il dovere di sottolineare ancora, dopo averlo detto ieri, che la crisi di chiarezza in più di una occasione un vulnus per questa maggioranza, deve dissolversi quanto prima per consentire alla amministrazione comunale di ripartire con un ritrovato slancio nell’indirizzo politico amministrativo. Con questo spirito ho ritirato le deleghe agli assessori. Agli strali che mi arrivano da Di Silvio, con i quali egli metterebbe il dito nella piaga della crisi, rispondo che pago forse in queste ore il prezzo di una eccessiva trasparenza nell’azione politica, dal mio punto di vista però dovuta alla città, ho sempre pensato al palazzo come a una casa di vetro attraverso la quale i cittadini potessero guardare e valutare. Voglio ricordare inoltre al giovane Di Silvio, colpito apparentemente da un brutto affaire che coinvolge il suo partito, che proprio il Pdl regionale travolto dai gravi scandali di cui tutti sappiamo, divenne solo qualche giorno fa il pretesto per duri, quanto incauti attaccati contro questa maggioranza di centrodestra per bocca sua e di altri che tra i banchi della opposizione giocavano a fare catone il censore. Episodi come quelli di oggi devono insegnare al giovane Di Silvio che il bene e il male non stanno mai da una sola parte, che la politica è fatta di persone per bene che restano tali anche in un sistema compromesso come potrebbe apparire oggi quello della Regione Lazio. Che un conto è la dura contrapposizione politica, doverosa in un sistema democratico, altro sono le accuse lanciate alla cieca, evidentemente con un effetto boomerang>.
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