Molto rumore per nulla. Siamo a Castel Madama. Un uomo accende un fornello di casa. Per un malfunzionamento dell’impianto viene innescata una fiammata piuttosto alta, spenta con prontezza dal malcapitato. Chiuso il gas è il momento di chiamare i vigili del fuoco. Da qui la storia prende proporzioni enormi. Voci di palazzi che scoppiano, di fughe di gas. Chissà cosa può essere successo in quei concitati minuti. Fatto sta che si alza Pegaso – elicottero dell’Ares 118 – che resta in aria per tutto il tempo, arrivano una automedica, 2 ambulanze di Tivoli, carabinieri e polizia, ovviamente vigili del fuoco. Un grande spiegamento di forze per una ipotesi di maxi emergenza che di fatto non c’è stata: il soccorso più impegnativo è stata la misurazione della pressione al malcapitato che ha aperto il gas e si è trovato davanti la fiamma. Meglio così, naturalmente. Anche perché la prima “fuga” di notizie raccontava di un palazzo scoppiato a Castel Madama. Non di una fiammata dal fornello della colazione.
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