Pochi giorni fa si parlava di momento decisivo per le sorti dell’ospedale di Palombara. Da struttura in decadenza a rinata casa della salute il passo potrebbe essere molto breve. Facciamo il punto: dopo l’incontro dei rappresentanti del comitato per la salvaguardia – a questo punto potremmo tranquillamente parlare di salvezza – della struttura e dell’amministrazione comunale palombarese – c’era il sindaco Paolo Della Rocca – con il ministro Fazio, tutta la situazione, critica fino a quel momento, sembra aver avuto una accelerata in positivo. Ci sono state richieste del comitato – era presente il sub commissario alla sanità – che sono andate a finire in un documento. Ora quel documento è sulla scrivania di Renata Polverini. E quindi al presidio davanti il Santissimo Salvatore – da quasi un mese i membri del comitato si alternano per continuare la loro protesta – si aspettano risposte. Ma quali sono state le richieste fatte al subcommissario? Sessanta posti in RSA, la riattivazione del DH oncologico – per 5 posti letto e l’attivazione del Day Surgery e del One Day Surgery chirurgico per altri 5 posti. E ancora il mantenimento dei 15 posti a gestione infermieristica e di tutti i laboratori già presenti. Infine, un primo soccorso efficiente. “Tutte richieste – spiegano dal comitato – che andrebbero ad alleviare la già precaria sanità del nostro territorio. Noi ci aspettiamo di ricevere quanto scritto nel documento, che dovrà riportare tutto quello che è emerso nell’incontro con il ministro Fazio. Un doveroso ringraziamento va a chi si è esposto con noi per la causa dell’ospedale. Nell’attesa, continuiamo la nostra protesta. E continueremo ancora se non dovesse arrivare quanto chiesto”. Non resta che aspettare. Se dovesse finire bene, sarebbe uno di quei casi in cui la mobilitazione popolare – più o meno – pacifica ma “agguerrita”, avrà la meglio sulla “mannaia” di certe decisione che piovono dall’alto. Dovrebbe far riflettere.
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