Quest’anno la scuola elementare di Montecelio ha iniziato l'anno scolastico con una piacevole novità che oltre a smuovere la curiosità degli abitanti è già stato accolto con entusiasmo da bambini e famiglie. L’iniziativa non è una novità in ambito europeo ed è già arrivata anche in alcuni municipi del comune di Roma; finanziato dalla Città di Guidonia-Montecelio è quindi un servizio gratuito per gli studenti e non è un caso che la sperimentazione parta proprio lì dove il servizio dello scuolabus non è attivo. E nella mattina di lunedì 17 ottobre in 70 bambini hanno percorso le 4 linee predisposte attraverso il borgo: autobus umani che vanno dritti a scuola.
L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività di educazione culturale promosse dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione ma oltre ai già noti nomi del sindaco Eligio Rubeis, dell’assessore alla Cultura Andrea Di Palma e della dottoressa Aurora Mancaniello un encomio particolare va all’associazione Prisma Cultura che si è rivelata essere un importante promotore e soprattutto collaboratore operativo. In maniera particolare Tiziana Meloni e Martina Izzo, due giovani ragazze da anni impegnate nell’ ambito sociale ed educativo attraverso l’Agesci. Sono loro ad essersi sono prodigate alla realizzazione del progetto Piedibus.
Un bus molto particolare, formato esclusivamente dai bambini che vanno a scuola accompagnati da due o più persone che posti agli estremi di questa fila per due controlleranno che il viaggio si svolga in estrema sicurezza e che il piedibus effettui le fermate previste per accogliere tutti i “passeggeri” che ne usufruiranno.
Il progetto ovviamente prevede una buonissima copertura del territorio del borgo, offrendo ai suoi “piccoli viaggiatori” la possibilità di scegliere tra ben quattro linee quella più vicina a casa; ma ovviamente aggiunge Tiziana “è solo strada facendo e grazie ad un contatto diretto con le famiglie che possiamo migliorarci e offrire il servizio a più persone possibili.”
Ma la vera chiave del successo sta nel tentativo innovativo di risolvere quei problemi che ritroviamo in molte altre realtà cittadine: innanzi tutto la possibilità di affidare in tutta sicurezza i bambini a del personale responsabile solleva i genitori oltre che dall’impegno seppur spesso piacevole e gratificante di accompagnare i propri figli, che però molte altre volte mal si concilia sia con gli impegni lavorativi di tante famiglie ma soprattutto con l’intensificazione del traffico in zone nevralgiche dei nostri centri abitati. E considerando anche che non tutti i provvedimenti dell’amministrazione atti a risolvere il problema del traffico vengono sempre accolti positivamente dai cittadini (vedi il senso unico di Via Roma), l’idea del Piedibus sembra invece capace di accontentare tutti.
Va sottolineato che qualora fosse realmente raggiunto l’ obiettivo di alleggerire il traffico, i benefici non sarebbero esclusivamente quelli di risparmiare tempo e stress, ma il vero obiettivo principale di questa iniziativa resta quello di preservare la salute dei nostri bambini: sappiamo benissimo quanto possa essere dannosa una lunga esposizione allo smog cittadino che trova nelle polvere sottili un alleato tanto perfido quanto pericoloso; pochi sanno invece che una recentissima ricerca (agosto 2011) fatta dalla SIO Società Italiana dell’Obesità ha regalato all’Italia un preoccupante primato a livello europeo: quello dell’obesità infantile che trova nella fascia d’età degli otto anni ben il 36% di bambini in sovrappeso o obesi. A conti fatti Il piedibus si propone dunque come valida alternativa alla pigrizia e all’inquinamento!
Un altro capitolo decisamente interessante del progetto è dedicato alle potenzialità di questa iniziativa di gettare le basi di un’autonomia minima che spesso i bambini faticano a raggiungere, un po’ per i legittimi timori che caratterizza la loro età, un po’ per quegli eccessi che ogni tanto trasformano le amorevoli attenzioni genitoriali in infrangibili teche asettiche che isolano i bambini dalla vita che li circonda.
Infine non bisogna sottovalutare la valenza educativa sia dell’aggregazione che avviene già prima di salire a bordo del piedibus indossando tutti quanti la stessa sgargiante casacca catarifrangente e durante il tragitto, sia dell’impegno civico a cui i bambini stessi diventano protagonisti, con un immediato ritorno di salute fisica e di quel divertimento che senza dubbio non mancherà.
Altre informazioni sono disponibili sui siti www.guidonia.org/nuovo/comune/modules.php?name=Atti&op=documento&id=983&siteid=9
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