Non si possono seppellire 2000 anni di storia sotto tonnellate di immondizia'', perche' ''la discarica di San Vittoriono sorgera' a circa settecento metri in linea d'aria dalla fascia di rispetto della villa di Adriano, monumento straordinario di rara bellezza, unico al mondo, che proprio l'Unesco ha inserito tra i beni patrimonio dell'Umanita'''. A lanciare l'appello, in una lettera aperta rivolta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri Micheala Vittoria Brambilla, Stefania Prestigiacomo, Giancarlo Galan e Saverio Romano, e pubblicato in un avviso a pagamento sui maggiori quotidiani, e' l'attrice Franca Valeri. ''Vi scrivo nella mia veste di madrina di Ponte Lupo (147 a.C.) e di cittadina indignata per lo scempio che si ha in animo di compiere ai danni di una porzione del nostro territorio carica di storia, bellezze naturali e cultura da non avere eguali'', sottolinea. ''Mi riferisco a quel pezzo dell'Agro Romano Antico che si trova nell'VIII municipio del Comune di Roma, posto tra il Borgo medievale di San Vittorino e la localita' Corcolle, che e' stato scelto dal commissario prefettizio, Giuseppe Pecoraro, come sito di una immensa discarica per risolvere l'emergenza rifiuti della Regione Lazio dopo la chiusura dell'esausta Malagrotta'', spiega.
''Insieme a Villa Adriana verrebbero contaminati e degradati i resti monumentali dei grandi acquedotti romani – aggiunge – ed e' ahime' ancora troppo recente l'immagine del doloroso danno subito da Pompei per dare di nuovo al mondo occasione di indignarsi di fronte alla distruzione di una bellezza unica che il nostro Paese si dimostra riluttante o incapace di proteggere''.
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