Ogni tanto le acque si smuovono. E nel torbido di certe faccende, che tendono a restare incastrate in paludi stantie e limacciose, già che se ne parli è molto. Accade per Campolimpido, e nello specifico per via Colle Nocello. Ne abbiamo già parlato su questo sito – http://www.romaest.org/news/09/2011/campolimpido-tour-a-colle-nocello-il-quartiere-che-non-ce/ – e ora se ne parla anche nel consiglio comunale di Tivoli. L’interrogazione è stata presentata, e se ne discuterà a breve nell’assemblea tiburtina, dall’Idv, nella persona del consigliere Federico Colia. Dati di fatto difficilmente contestabili, visto che “rimane difficoltoso rimuovere rifiuti che si accumulano, allacciare alla rete elettrica i lampioni dell’illuminazione pubblica, togliere pericolosi resti di amianto, provvedere all’ordinaria manutenzione degli spazi a verde”. Tutte le cose da noi segnalate. In generale, sulla zona grava una piaga ben più grave, l’assenza dei servizi fondamentali per una qualità della vita decente. “Chiediamo al sindaco e all’assessore all’Urbanistica quali iniziative si intendano adottare per rimuovere i problemi sopra descritti; se le società che hanno promosso le lottizzazioni hanno rispettato le relative convenzioni con il Comune di Tivoli, ovvero in che forma sono stati assolti gli oneri di urbanizzazione e se non si intenda finalmente avviare un serio dibattito sulle politiche urbanistiche del Comune di Tivoli nell’ultimo ventennio fatte soprattutto di Varianti ad un PRG ormai superato che denunciano una mancanza di vera programmazione ai danni dell’economia cittadina e alla qualità della vita dei residenti”. Altre grane per una amministrazione già vacillante. Ma davanti ai problemi dei cittadini – che pagano le tasse – bisognerebbe intervenire con tempestività. I problemi politici, gli equilbri, le municipalizzate e tutto il contorno, devono – dovrebbero – venire dopo. Non accade (quasi) mai.
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