Un piano studiato con minuziosa attenzione e posto in essere con quella che gli investigatori hanno definito una tecnica militare. Spostamenti e movimenti prestabiliti i cui tempi venivano scanditi dalle comunicazioni radiocollegate tra i diversi componenti del gruppo criminale. E’ quanto hanno ricostruito gli agenti del Commissariato di Albano diretto da Antonio Giordano, che questa mattina hanno arrestato C.S., cittadino rumeno di 24 anni, riconosciuto come uno dei componenti di una banda di rapinatori che presero parte ad una rapina ad un Istituto di Credito in località Fontana di Papa. Armati di pistola e di un taglierino, il 23 aprile dello scorso anno fecero irruzione all’interno di una Filiale della Banca Popolare del Lazio e dopo aver minacciato i dipendenti li costrinsero ad azionare il timer per l’apertura della cassaforte. Dopo aver rinchiuso i dipendenti della banca all’interno del bagno, i malviventi prelevarono i contanti dal caveau e fuggirono a bordo di un’autovettura e di uno scooter. In quella circostanza il cospicuo bottino fu calcolato in circa 150.000 euro. Lo svolgimento dell’intera operazione fu costantemente guidata dalle frequenti comunicazioni radio effettuate dai due rapinatori all’interno della banca.
Le attenzioni degli investigatori si sono subito concentrate su alcuni soggetti, italiani e stranieri, con precedenti penali. Attraverso l’esame accurato dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, i poliziotti del Commissariato sono quindi riusciti a risalire a uno dei responsabili che nel corso di un'altra rapina aveva avuto anche un conflitto a fuoco con le Forze dell’Ordine. Questa mattina gli agenti hanno quindi notificato il provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di C.S.
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