Villanova. Pronto lo sgombero per gli occupanti delle case di via Guerrazzi

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Motivi urgenti e contingibili. Queste le due basi per l’ordinanza di sgombero che il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis sembra essere pronto a firmare in merito agli appartamenti occupati in via Guerrazzi. Sgombero immediato, in quanto si tratta di una “occupazione dannosa – spiega Rubeis – che se non risolta potrebbe precludere al comune la possibilità di formalizzare il contratto d’acquisto di quello stesso immobile, così come previsto da un bando regionale, e la sua conseguente assegnazione agli aventi diritto”. Motivi, quelli descritti sopra, confermati dai pareri legali richiesti, che hanno “confermato la sussistenza dei requisiti previsti dal comma 4 dell’articolo 54 del Tuel e dell’articolo 2 del decreto del ministero dell’Interno del 5 agosto 2008 per l’adozione di eventuali provvedimenti sindacali contingibili ed urgenti, con il beneplacito, già ricevuto, del signor Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro”. Quindi si sgombera, visto che le persone che hanno occupato le case di Villanova – ad oggi di proprietà della Finanpi Srl –  non hanno nessun diritto all’assegnazione degli alloggi in questione, visto che al momento dell’occupazione era in corso di definizione la graduatoria pubblica per l’assegnazione degli alloggi in questione, oggetto di acquisto da parte del comune “se non fossero stati illegittimamente occupati”. Dunque finisce la vicenda che ha occupato le cronache in queste settimane: un circolo vizioso, visto che con l’occupazione “questa amministrazione, da una parte, non potrà procedere all’acquisto degli alloggi  – chiude Rubeis – perché occupati; dall’altra parte, non può portare a termine la stesura della graduatoria in quanto non vi sono alloggi da assegnare, da qui la decisione sindacale di procedere allo sgombero tramite apposita, adeguata, ordinanza”. Ci chiediamo una sola cosa. Le persone verranno mandate via. Ma nel caso specifico l’emergenza resta. Dove andrà questa gente? La logica dello sgombero, se da una parte legittima a norma di legge, dall’altra rischia di innescare nuove dinamiche pericolose. Ripristinare la legalità va bene: il massimo sarebbe farlo e tentare, perlomeno, di ascoltare le esigenze di chi compie certi atti. E questo, sia chiaro, non vuol dire assegnare case a chi non ne ha diritto, ci mancherebbe. La legalità deve essere chiara anche in questo. Parliamo di atti estremi, illegittimi, sbagliati: questo è ovvio. Ma dettati da disperazione. Che qualcuno ne tenga conto.

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