Roma, donna stuprata e sequestrata Arrestati due stranieri anche per sequestro

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Roma, 21 ott – Erano circa le 16.30 di ieri pomeriggio quando una pattuglia mista composta da personale delle Volanti della Questura e dell'Esercito, mentre pattugliava una zona della Via Tiberina, si è imbattuto in tre ragazze rumene che, richiamando la loro attenzione, hanno chiesto aiuto. Hanno riferito agli operatori che poco prima due uomini a bordo di un auto avevano tentato di farle salire intimando loro di avere un rapporto sessuale. Le donne erano tuttavia riuscite ad allontanare i due, che avevano desistito dagli intenti, verosimilmente anche per la minoranza numerica. Dopo la segnalazione alla Sala Operativa della Questura gli operatori hanno dato il via alle ricerche del veicolo. Poco dopo, nei pressi di un casolare abbandonato, hanno notato una Ford grigia regolarmente chiusa e parcheggiata nei pressi di un varco che era stato praticato sulla recinzione posta a delimitazione del casolare. Mentre i militari dell'esercito sono rimasti a tenere sotto controllo l'auto, gli agenti delle Volanti si sono avvicinati all'edificio imbattendosi pochi istanti dopo in una donna in lacrime, che alla loro vista ha dichiarato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte dei due uomini. Trascinata contro la sua volontà all'interno del fabbricato, mentre uno dei due abusava di lei l'altro è rimasto sull'uscio del casolare, facendo il palo. Solo l'arrivo della Polizia, notata dal "palo", ha impedito il protrarsi della violenza. Mentre "la vedetta" è riuscita in un primo momento a far perdere le proprie tracce, l'autore materiale della violenza, noncurante della presenza degli operatori, dopo essersi allontanato per un po' di tempo, ha tentato di avvicinarsi alla macchina. S.P., 39enne albanese, con la maglietta ancora sporca di rossetto della vittima è stato però immediatamente bloccato. A questo punto sono scattate le indagini coordinate dal Commissariato Casilino. Attraverso riscontri incrociati gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità del complice. In particolare è stato identificato per un rumeno di 23 anni. Dopo essere riusciti a risalire al posto di lavoro dello stesso, gli agenti hanno ricostruito i suoi ultimi spostamenti e, grazie anche al cellulare in uso al 23enne, è stato possibile appurare che lo stesso si trovava a bordo di un pullman di linea diretto in provincia. A questo punto la Centrale Operativa della Questura ha fatto scattare la seconda "tappa" dell'operazione. Le volanti del Commissariato di Tivoli insieme alle Volanti della Questura sono riusciti a rintracciare il pullman a bordo del quale l'uomo viaggiava intorno alle ore 20 di ieri sera, facendo scattare anche per lui le manette. Per entrambi l'accusa è di sequestro di persona e di violenza sessuale. Il casolare e il luogo dove si è verificata la violenza sono stati sottoposti ai rilievi tecnici della Polizia Scientifica.(OMNIROMA)

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