In difficoltà economiche, nel febbraio dello scorso anno il titolare di un chiosco di fiori di Ardea, decide di provare a chiedere un prestito.
Non avendo però le necessarie credenziali, l’uomo non riesce a trovare nessun Istituto di Credito disposto ad erogargli la somma richiesta.
Si rivolge quindi ad un conoscente, che gli presenta un tale “Marco” titolare di un’officina a Torvajanica, che non ha avuto alcun problema a prestargli la somma di 17.000 euro.
Marco, che si presenta come “consulente finanziario” in pensione, in cambio chiede un “piccolo” guadagno: l’interesse creditorio del 10% al mese.
Seppur preoccupato dall’elevato tasso, il fioraio accetta le condizioni e vengono predisposti gli appuntamenti per la consegna di quanto richiesto.
Il mese successivo, i due si incontrano ed in più riprese avviene la consegna del denaro.
Ad ogni singola somma ricevuta, il richiedente corrispondeva un assegno o una cambiale di pari importo, firmati dalle giovani figlie del richiedente.
Resosi conto di non riuscire a liberarsi del debito capitale, lo scorso mese di settembre l’uomo chiede a Marco di concordare un piano di rientro, pagando 1000 euro al mese per le prossime 17 mensilità.
Il creditore si mostra disponibile a sanare l’intera vicenda solo dietro pagamento di 1000 euro per 36 mensilità, dicendo di non dare nessuna importanza ai precedenti pagamenti, che a dire del fioraio erano in totale pari a 30.000 euro.
Con tono minaccioso iniziava ad intimare di pagare entro la fine di ottobre 730 euro, più 900 euro per un assegno non andato a buon fine, e qualora non avesse provveduto si sarebbe “preso” la sua autovettura.
Fanno seguito una serie di incontri nel corso dei quali Marco più volte richiede al fioraio di saldare tutto il debito al più presto, a volte con fare minaccioso e tono violento.
Temendo per l’incolumità sua e della sua famiglia, l’uomo ha denunciato denunciato tutto agli agenti del Commissariato Tuscolano, diretto dalla dott.ssa Laura Vilardo.
All’incontro tra i due, avvenuto ieri mattina nei pressi di un centro commerciale ad Ardea, hanno assistito anche i poliziotti della squadra investigativa del Commissariato.
Visto entrare all’interno dell’auto del commerciante, D.G.M. 52enne di origine siciliana, pregiudicato è stato fermato poco dopo, una volta sceso.
Controllato, è stato trovato in possesso di una valigetta contenente il denaro precedentemente fotocopiato, fogli ed appunti con nomi, date e numeri tutti riconducibili all’attività di prestito di denaro a tasso usuraio.
D.G.M., accompagnato in Commissariato, al termine degli accertamenti è stato arrestato nella flagranza del reato di usura.
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